Cartellate

Come l’anno scorso (vedi qui), anche quest’anno abbiamo preparato le “cartellate” pugliesi, ma questa volta abbiamo usato la ricetta di famiglia delle mie zie…

La ricetta è abbastanza semplice, tuttavia è consigliabile prendersi per tempo, in modo da lasciarle riposare a sufficienza.
Gli ingredienti: 1 kg di farina, 150 g di olio molto caldo, 150 g di vino bianco secco caldo, 2 uova battute e 1 pizzico di sale.
Una volta mescolati tutti gli ingredienti, abbiamo steso l’impasto in sfoglie sottili (noi abbiamo usato la macchina per la pasta, regalataci da Babbo Natale 2 anni fa)…
Con il tagliapasta ondulato, abbiamo ricavato delle strisce alte circa 3 cm. Poi ho piegato a metà le strisce e le ho arrotolate stringendo con le dita ogni tanto sia la striscia di pasta che la striscia alla parte già arrotolata, in modo da creare una spirale con delle “vaschette”.

Poi ho fritto nell’olio ben caldo le cartellate e, una volta sgocciolate bene e raffreddate, le ho intinte nel miele scaldato in un pentolino.

Infine, le ho posate su un piatto da portata e le ho ricoperte ancora di miele.

L’anno scorso le abbiamo fatte anche con il “vin cotto”, ma quest’anno non ne avevo…

E con questa ricetta,

AUGURI DI BUONE FESTE
A TUTTI VOI E AI VOSTRI CARI!!!

P.S.- Qui due video che spiegano bene il procedimento:
CARTELLATE PUGLIESI * LA RICETTA ORIGINALE

Cartellate

Pizza dolce della tradizione ebraica

In questi giorni di quarantena, mi sono dedicata alla cucina e, in particolare, a preparare un dolce che mangiavamo ogni tanto quando ancora ero a Roma e ogni tanto si passava dalla pasticceria ebraica in ghetto: la pizza dolce ebraica, o Pizza di Beridde.
L’aspetto è quello di semplici biscotti con canditi e uvetta, croccanti fuori e morbidi dentro, che però hanno il peso specifico simile a quello del piombo! 🙂

Su internet ho trovato una ricetta, che poi ho perfezionato dopo vari esperimenti (qui la mia versione completa)… Ancora non ne sono completamente soddisfatta, ma si avvicina all’originale salvo che per la dimensione dei canditi (a pezzettoni più grossi rispetto a quelli che si trovano normalmente al supermercato!). E, comunque, il marito (normalmente poco entusiasta per i dolci) ha apprezzato e, inoltre, è l’unico modo in cui riesco a far fare colazione (che solitamente salta) alla Patata!

Per prepararla è necessario preriscaldare il forno ad alte temperature (200-225°C). Poi è sufficiente mescolare la farina, la farina di mandorle e lo zucchero in una ciotola ed aggiungervi l’uvetta (precedentemente messa in ammollo in acqua calda per 10-15 minuti) ben strizzata, i canditi e i pinoli. Dopo aver impastato con olio di semi e vino bianco, si spiana (preferibilmente formando una “torta” alta almeno 4-5 cm) il dolce su una teglia ricoperta da carta da forno, si taglia in rettangoli con una spatola e si inforna per 20-30 minuti, fino a quando non assume un aspetto dorato all’esterno.

Proprio buona, e mi riporta alla mente ricordi di gioventù… 😛

Fare Natale 2021 6: torta di mele soffice in padella

Per questo sesto appuntamento pre-natalizio, ho pensato di presentare un dolce dal sapore natalizio e dai profumi di mele e cannella… Inoltre, essendo molto veloce da preparare, può essere utile per far fronte ad una visita improvvisa o ad ospiti dell’ultimo minuto…
Tempo fa, girando in rete, ho trovato una ricetta che mi ha incuriosita parecchio… una torta di mele soffice, cotta anziché in forno… in padella!!

Ce ne sono varie versioni e, dopo averne provate alcune diverse, ho modificato gli ingredienti e aggiustato le dosi come mi sembrava meglio… Ho dovuto fare anche un po’ di pratica per riuscire a rovesciarla senza che si sfaldasse e, dopo alcuni esperimenti dall’aspetto più o meno “terremotato”, alla fine sono riuscita a produrne una versione non solo davvero buona (perché in realtà anche quelle “terremotate” lo erano) ma anche esteticamente piacevole. 😛

Gli ingredienti:

  • 4 mele
  • 60 g burro
  • 120 g di zucchero
  • 2 uova
  • 60 ml olio di semi
  • 300 ml yoghurt bianco
  • 280 g farina
  • 16 g lievito in polvere
  • cannella

Per la preparazione, bisogna far sciogliere in una padella il burro con metà quantità di zucchero e un po’ di cannella. Una volta sbucciate e tagliate le mele a fette sottili (oppure a rotelle, dopo aver estratto il torsolo con l’apposito attrezzo), farle cuocere cira 10 minuti nel composto, finché non diventeranno leggermente dorate.
Intanto, battere lo zucchero rimasto con le uova, poi aggiungervi l’olio, lo yoghurt, la farina setacciata (per evitare grumi) e il lievito (oppure la farina autolievitante, che a me non manca mai!). Versare il composto nella padella e far cuocere a fuoco basso per 10 minuti con il coperchio.
Capovolgere la torta e far cuocere per altri 5 minuti.
Lasciar raffreddare prima di servire.

Una volta fredda, si può cospargere di zucchero a velo. Per renderla ancora più golosa, si può servire accompagnata da qualche ciuffetto di panna montata.

Si può provare a tagliare a fettine sottili o a cubetti un paio di mele in più e aggiungerle nell’impasto. Oppure si possono aggiungere gocce (o scaglie) di cioccolato per un risultato da leccarsi i baffi, in pochissimo tempo!!!

A domani con una nuova idea! 😉

Burek di carne

Tornati dalla vacanza in Croazia, ci è venuta nostalgia del cibo locale…
Perciò, come mi ero già ripromessa di fare mentre ero lì in vacanza, mi sono cimentata subito in una ricetta che ci è rimasta nel cuore: il burek. Giusto il tempo di fare una spesa grossa per riempire il frigo vuoto e via!!

Per realizzare questa ricetta, di origine turca, ma diffusa in tutta l’area balcanica (e anche nel resto dell’area mediterranea dominata dall’Impero Ottomano), si possono scegliere diversi ingredienti. Quella che io e i bambini preferiamo è la versione del burek di carne, ma a mio marito piaceva anche quella al formaggio. Quindi sono partita da un soffritto di cipolla sminuzzata e vi ho aggiunto carne macinata, sale e pepe.

Nel frattempo, ho messo nell’impastatrice (eh, sì, si poteva fare anche a mano, ma sono ancora in vacanza, no?! 😛 ) la farina, l’olio e l’acqua calda con un pizzico di sale e, una volta terminata la lavorazione dell’impasto, ne ho ricavato 5 pallette che ho messo a riposare su un piatto, coperte con uno strofinaccio umido, per 40 minuti circa. Finito il riposo (della pasta!), l’ho stesa in una sfoglia molto sottile e l’ho spennellata con il burro fuso. Invece di seguire la ricetta originaria, ho riempito le strisce di pasta fillo (la sfoglia, appunto, molto sottile) con una striscia di macinato che vi ho arrotolato dentro, a creare 4 salamini molto lunghi e leggeri. Poi ho preso la teglia rotonda che uso per le torte, vi ho steso uno strato di pasta fillo (come per una crostata) e infine vi ho aggiustato dentro i rotolini ripieni, adagiandoveli a spirale. Dopodiché ho spennellato la superficie con il burro fuso e l’ho cosparsa di semi di sesamo. Infine ho infornato a 180° per circa 45′.

Certo che gustato sulla spiaggia era ancora meglio, ma almeno abbiamo ritrovato un po’ del sapore di quelle giornate… 🙂

Torta nuvola al caramello

Continua la mia quarantena e con essa i miei esperimenti dolciari… per tirarsi un po’ su di morale almeno con i dolci! 😛

Siccome non posso nemmeno uscire a fare la spesa, e il marito lavora a pieno ritmo e non può andare ogni sera al supermercato, mi sono cimentata in una ricetta semplicissima e veloce, che richiedeva solo 2 ingredienti (che avevo a disposizione in abbondanza): chiara d’uovo e zucchero!!!

Dopo aver fatto caramellare 300 g di zucchero, e avervi “foderato” i bordi di una pirofila (che potesse andare in forno), ho montato a neve soda 8 albumi con 50-60 g di zucchero e li ho versati nella pirofila, livellando bene. Poi ho infornato il tutto in una teglia piena d’acqua (per cuocere a bagnomaria) a 160°C per 30-35 minuti.

Stando ben attenta a non ustionarmi, ho rovesciato la torta dalla pirofila su di un piatto e l’ho lasciata raffreddare.
Il risultato è stata una torta dall’aspetto esterno di una crème caramel, così come anche il gusto. All’interno sembra una nuvola. Ottima ma non esattamente “leggera”. Unico appunto: il caramello era troppo per la mia pirofila! Forse ne basta una quantità minore (tipo 200 g)!
Comunque è stata spazzolata in men che non si dica, leggera o no! 😛

Torta di pasta frolla farcita allo yoghurt

Chiusi in isolamento per contatti scolastici del Topino con positivi al Covid-19, come già detto, la settimana scorsa io e lui abbiamo iniziato a dedicarci alle torte (qui la torta all’acqua bicolor)…

Dopo che in isolamento ci ha raggiunti anche la Patata (perché anche la sua maestra è risultata positiva e la classe chiusa), la torta l’ho fatta io (da sola!!) per staccare la spina un po’ mentre loro giocavano insieme. 😀

Questa volta ho provato un’altra ricetta che avevamo trovato su Youtube, rivisitandola un po’ in base agli ingredienti che avevo in casa, visto che non potevo certo uscire per fare la spesa! 🙁

È una torta con due strati di una sorta di pasta frolla lievitata, farcita con una crema di yoghurt (e panna, secondo la mia aggiunta).
Purtroppo, il sapore un po’ acidulo dello yoghurt non è piaciuto ai bambini… a parte (miracolo, miracolo!!) al Terremoto, che lo yoghurt non lo vuole vedere nemmeno dipinto -figurarsi mangiarlo!-, ma la torta l’ha apprezzata molto! 😛

La prossima volta penso di aumentare le dosi di panna e diminuire quelle di yoghurt, magari utilizzare uno yoghurt al gusto cioccolato/stracciatella/nocciola/pistacchio anziché bianco, oppure sostituire la crema di farcitura con una crema pasticcera…
Appena riuscirò nell’esperimento, lo posterò di sicuro! 🙂

Torta all’acqua bicolor

La settimana scorsa, in classe del Topino sono state scoperte 2 positività e perciò lui è stato messo in isolamento per contatti scolastici… ma potevo chiuderlo in una stanza da solo, a 4 anni????

Perciò, è finita che ci siamo separati dal resto della famiglia, chiudendoci io e lui in camera mia (l’unica con bagno vicino e che permetta di non incrociare i percorsi del resto dei fratelli)…
Il primo giorno di isolamento, guardando insieme dei video su Youtube di ricette di torte, lui ha iniziato a indicare “Questa torta la facciamo oggi, questa la facciamo domani, questa lunedì, questa venerdì…” 😀

Perciò, appena siamo rimasti soli, abbiamo preparato una torta all’acqua con il cacao e la farcitura alla Nutella!

Abbiamo seguito la ricetta della torta all’acqua con le mele del mese scorso, raddoppiando le dosi, senza mele, e separando a metà l’impasto (in metà del quale, non abbiamo aggiunto il cacao).
Nella teglia abbiamo versato prima lo strato al cacao e abbiamo infornato per 5-10 minuti a 180°, in modo da farlo solidificare prima di aggiungervi uno strato di Nutella e ricoprire con lo strato di impasto bianco. Poi ho decorato con delle macchie di Nutella, che ho “strisciato” con lo stuzzicadenti per produrre un disegno tipo foglie. Infine, abbiamo infornato… Si è gonfiata parecchio e perciò il disegno sopra si è un po’ cancellato, ma era davvero buona!! 😛

Torta di mele all’acqua

Dopo Natale abbiamo avuto l’ultimo onomastico dell’anno da festeggiare in famiglia… Visto che tra panettoni, pandori e frutta secca (datteri e fichi secchi), abbiamo fatto una scorpacciata di dolci, ho pensato di fare una torta un po’ più leggera, senza burro né uova… (qui gli ingredienti).

Ho mescolato la farina (ho usato quella autolievitante 😛), acqua e olio di semi con il cacao in polvere. Poi ho versato la metà del composto nello stampo rotondo ricoperto con la carta da forno e ho messo nel forno preriscaldato a 180°C per diversi minuti (finché non si è formata una base leggermente solida). In seguito, ho aggiunto uno strato di fettine di mela e le ho ricoperte con la metà rimanente del composto. Ho decorato la superficie con alcune fettine di mela rimaste e ho infornato di nuovo a 180° per circa mezz’ora.
Una volta pronta (ha superato la prova dello stuzzicadenti!), l’ho tirata fuori dal forno e l’ho lasciata raffreddare per un paio di ore. Prima di servirla, l’ho spolverata con lo zucchero a velo… Poi, è sparita!!!! 😀

Progetto… mele!

Per il 4° anno scolastico consecutivo (contando anche il precedente, nonostante la brusca interruzione), la scuola primaria dei miei figli ha attivato il “Progetto Frutta e Verdura nelle scuole”, programma promosso dall’Unione Europea e realizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, svolto in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute, Agea, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e rivolto ai bambini che frequentano la scuola primaria allo scopo di incoraggiare i bambini al consumo di frutta e verdura e sostenerli nella conquista di abitudini alimentari sane, diffondendo messaggi educativi sulla generazione di sprechi alimentari e sulla loro prevenzione (Fonte: sito istituzionale http://www.fruttanellescuole.gov.it/).

La settimana scorsa, all’uscita di scuola, ad ogni bambino è stato distribuito un sacchetto da circa 1 kg di mele. Avendo entrambi i figli maggiori nella scuola, ci sono arrivati quasi 2 kg di mele e, visto che a parte il Nano, nessuno le mangia, mi sono sbizzarrita nel fare diverse torte di mele… così le mele non sono rimaste lì a rinsecchire e addirittura il Terremoto che non vuole nemmeno vederle (figurarsi toccarle!) nella torta le ha mangiate felice!!! 🙂

La prima torta era rotonda e l’ho preparata seguendo più o meno alla lontana una ricetta trovata su internet, con uova, zucchero di canna, latte, burro, farina, lievito e mele. Ne è venuta fuori una torta di mele molto soffice, che ho decorato con le fettine di mela sopra e poi vi ho spolverato sopra dello zucchero di canna.

Visto che è sparita nel giro di una cena, ne ho preparate altre due con la ricetta della torta allo yoghurt che ho trovato sulla busta della farina…

Su quella rotonda, ho spolverato della cannella e dello zucchero di canna.

Quella rettangolare (ottenuta con lo stampo da plumcake), invece, l’ho lasciata al naturale.

Anche queste due torte sono state spazzolate in men che non si dica! Perciò…

Evviva la frutta!
🙂

Crostata all’uva spina

Facendo la spesa al “Lidl” in una delle settimane “bavaresi”, ho trovato due barattoli di marmellata particolari: una marmellata all’uva spina (una specie di ribes) e una marmellata ai lamponi e rabarbaro…
Non ho resistito e le ho prese e, appena tornata a casa, tempo un giorno e avevo preparato una crostata all’uva spina!!! 😛

Per la pasta frolla, poiché non mi ero accorta che mancavano le uova, ho utilizzato una ricetta in cui venivano sostituite dall’acqua…
Dopo aver steso su una pirofila la carta da forno, vi ho steso la pasta frolla e l’ho ricoperta di un composto ricavato da un mezzo pacchetto di biscotti ai cereali dimenticato da tempo, imbevuti di Amaretto di Saronno. Poi vi ho aggiunto uno strato di marmellata all’uva spina (allungata un po’ con l’acqua, per renderla più fluida e facilitarne la stesura).
Infine, ho infornato per 30-40 minuti e la crostata era pronta!!!

Il gusto dell’uva spina è un po’ asprigno e ai bambini non è piaciuta, ma a me sì!
Infatti l’ho quasi finita prima di riuscire a fotografarne almeno una fettina! 😀

Un piccolo appunto: l’impasto senza uova è un po’ più difficile da stendere, perciò mi sono venute le strisce sopra la crostata un po’ “cicciottelle”! 🙂