#solocosebellegennaio

Questo mese di inizio 2021, tra norme anti-Covid e limitazioni connesse, abbiamo trascorso alcuni giorni solitari nonostante le festività. Poi è ricominciata la scuola, il lavoro è ripreso come al solito, finché… Le maestre del Topino si sono ammalate!!! Tamponi positivi e isolamento per tutta la classe!!! Anche perché (come ovvio, visto che le maestre hanno la mascherina chirurgica, che protegge i bambini -ma non loro stesse- e quindi da qualcuno sicuramente se lo sono dovuto prendere) sono iniziati a saltare fuori diversi casi positivi anche tra i bambini. 🙁

Perciò io e il Topino ci siamo chiusi in camera mia per evitare contatti con i fratelli e il papà, che hanno proseguito con la loro vita normale… altri 3 giorni!!!
Infatti, anche la maestra della Patata è risultata positiva e perciò altra classe chiusa e bambini in isolamento. Perciò siamo finiti in 3 chiusi in camera… 🙁

Dopo 10 giorni di clausura, alla fine, abbiamo fatto il tampone ed io e il Topino siamo negativi!!!

Perciò, essendo sana e non essendo sottoposta ad alcuna quarantena (sul documento c’è scritto che i familiari possono tranquillamente andare e venire), sono uscita per una passeggiata con il Terremoto, che non vedevo o quasi da giorni!!!

Perciò concludo l’appuntamento con #solocosebelle con le pochissime foto di questo mese:

Torta bicolor da quarantena…

Torta farcita allo yoghurt… da quarantena!

Giochi da tavolo

Vista dal parco… finalmente!!!

Speriamo che febbraio sia davvero migliore e ricco di #solocosebelle! 🙂

Buoni propositi per il 2021

Durante questo strano anno ormai terminato, nonostante il lungo periodo trascorso a casa, in cui avrei potuto (e anche voluto -inizialmente-) dedicarmi a tempo pieno ai miei hobbies, sono stata presa da mille altre cose: i bambini sempre in casa cui cucinare tutti i pasti, la spesa grossa ogni settimana con relativa fila fuori dal supermercato, la DaD quotidiana online con relativa attività di scarico/stampa/esecuzione/upload dei compiti successiva, le riunioni online più o meno indirettamente per il lavoro, ecc… Poi ho avuto una terribile apatia, che mi ha impedito di mettermi all’opera sui miei hobbies, e una reazione di “distanziamento social”, che mi ha tenuta lontana dalle (pochissime) piattaforme social che frequentavo, compreso il mio blogghino e i blog che seguivo di solito… Ancora oggi faccio fatica a rimettermi in carreggiata, perciò ho un po’ di post in arretrato e alcuni blog da recuperare, oltre che riprendere i contatti con gli amici… Finora, l’unico impegno che ho portato avanti assiduamente sono stati gli appuntamenti settimanali con i giochi (quello delle Silhouettes del giovedì, che però si è concluso a settembre, e quello delle parole concatenate che ho appena ripreso per la sua 3a edizione).
Premesso tutto questo, ho deciso di fare un resoconto in grande dei lavori che ho fatto (e concluso) nel 2020:

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Torta di pasta frolla farcita allo yoghurt

Chiusi in isolamento per contatti scolastici del Topino con positivi al Covid-19, come già detto, la settimana scorsa io e lui abbiamo iniziato a dedicarci alle torte (qui la torta all’acqua bicolor)…

Dopo che in isolamento ci ha raggiunti anche la Patata (perché anche la sua maestra è risultata positiva e la classe chiusa), la torta l’ho fatta io (da sola!!) per staccare la spina un po’ mentre loro giocavano insieme. 😀

Questa volta ho provato un’altra ricetta che avevamo trovato su Youtube, rivisitandola un po’ in base agli ingredienti che avevo in casa, visto che non potevo certo uscire per fare la spesa! 🙁

È una torta con due strati di una sorta di pasta frolla lievitata, farcita con una crema di yoghurt (e panna, secondo la mia aggiunta).
Purtroppo, il sapore un po’ acidulo dello yoghurt non è piaciuto ai bambini… a parte (miracolo, miracolo!!) al Terremoto, che lo yoghurt non lo vuole vedere nemmeno dipinto -figurarsi mangiarlo!-, ma la torta l’ha apprezzata molto! 😛

La prossima volta penso di aumentare le dosi di panna e diminuire quelle di yoghurt, magari utilizzare uno yoghurt al gusto cioccolato/stracciatella/nocciola/pistacchio anziché bianco, oppure sostituire la crema di farcitura con una crema pasticcera…
Appena riuscirò nell’esperimento, lo posterò di sicuro! 🙂

Biglietto di compleanno (finalmente!!)

Finalmente, dopo un lunghissimo periodo di inattività, sono tornata all’opera con i biglietti di compleanno!!! 🙂

Eh, già!! Perché i compleanni si continuano a non poter festeggiare, ma gli anni si compiono lo stesso! E per questo, la rappresentante e alcune mamme della classe del Terremoto hanno proposto di fare comunque un regalino a ciascun bambino nel giorno del suo compleanno… La festicciola si fa a scuola portando delle caramelle o una merenda per tutti da condividere a ricreazione (ovviamente, rigorosamente confezionata e da consumare ciascuno seduto al proprio banco, ecc., ecc…). Però, almeno, si prova a dare ai bambini il senso della festa!!! 🙂

Perciò, mentre la rappresentante si è occupata di andare a prendere il regalo, io mi sono offerta di preparare uno dei miei (non ancora famosi in quella classe!) biglietti con i palloncini!!! 😀

Perciò, dopo aver timbrato, fustellato e incollato alcuni palloncini di diverse misure e colori sul lato frontale del biglietto, vi ho disegnato i fili con il pennarello.

All’interno del biglietto, ho incollato i palloncini colorati già fustellati (perché anche in questo periodo di inattività mi sono divertita a fustellarli nei cartoncini riciclati dalle confezioni alimentari), tenuti fermi dal cartellino con il nome dei compagni incollati sul filo. L’effetto di movimento che si crea scuotendo il biglietto è sempre affascinante! 🙂

#insiemeraccontiamo 65bis


Caspita!!! Questa volta l’“incipit” di Pat del blog myrtilla’s house mi ha davvero presa… Sarà perché appena l’ho letto mi si sono aperte decine di possibilità in testa, sarà perché in isolamento con i figli minori non ho molti altri stimoli e posso concentrarmi meglio, ma mi è già venuto un altro nuovo finale (qui il primo)…

Prese il fucile e controllò che fosse carico. Sapeva già cosa l’attendeva.
Intanto fuori scendeva lentamente il buio.

Appena il caporale diede il segnale, uscì dalla camerata insieme al soldato Berti e si misero in fila per due sull’attenti. Il caporale li aspettava per scortarli. Si scambiarono il saluto militare e poi si misero in marcia.
L’umido della sera già iniziava ad alzarsi. Ben presto arrivarono al posto di guardia e, dopo essersi scambiati il saluto militare con la coppia di soldati di turno, diedero loro il cambio. Mentre si allontanavano marciando dietro al caporale, e il rumore ritmico dei loro passi si affievoliva sempre più, si mise a pensare: “Speriamo che non scenda troppo la temperatura. Se stavolta mi ammalo, mi salta la licenza di Pasqua! Per fortuna ho messo 2 magliette sotto la divisa… […] Chissà se mamma prepara l’agnello con la ricetta di zia Lisetta… […] Certo che marcar visita qualche giorno prima di Pasqua, quando la caserma si svuota… […] Se mia sorella Pinuccia quest’anno ci porta a casa un altro tipo strambo come l’anno scorso, però, vale la pena vedere la faccia di papà!! […] No, meglio non ammalarsi!”
Le ore passavano lentamente, la tromba aveva suonato il silenzio già da un po’ e tutto taceva… ma non la sua testa: “Chissà cosa avrà da dirmi Maria di tanto importante che non poteva dirmelo al telefono… […] Si sarà mica trovata un altro? No, ti pare? […] O forse sì… Certo che vedersi una volta ogni 2 mesi non è proprio il massimo… Ma ancora 6 mesi e ‘sta naja finisce… […] E poi, magari… […] Siamo ancora troppo giovani per sposarci… […] Però, almeno ci vediamo più spesso… […] Mmmh, e se si è stufata? Vabbè, vuol dire che cerco di riconquistarla. No, dài… […] Al telefono dice sempre che le manco. […]”
Finalmente si udì l’eco dei passi dei due commilitoni che stavano venendo a dargli il cambio…
Saluto, cambio, saluto, in marcia dietro al caporale fino alla camerata. Poi attenti, saluto e riposo… E finalmente era libero di andarsi a buttare sulla branda per quelle poche ore che restavano fino alla sveglia…
La mattina dopo suonò la tromba e ricominciò la solita routine. Non se ne accorse nemmeno, finché non ricevette un pacchetto da casa…
Era di Maria!!! “Allora forse non vuole lasciarmi… Che senso avrebbe mandare un pacchetto a qualcuno che devi lasciare??” Era morbido e piccolo… Scartandolo, intravide un fagottino di lana giallo pastello con dei nastrini arrotolati… Non aveva il coraggio di estrarlo: troppi testimoni! “Ops… Ma che mi va a regalare ‘sta pazza??? Non sembra un’altra sciarpa… Se mi vedono i ragazzi, chissà le prese per i fondelli… No, forse dei guanti… ma con i nastrini?? Oh, chi li sente se mi beccano???” Si guardò intorno… bene, nessuno lo stava osservando… iniziò a tirare piano quei nastrini… ma un rettangolo di carta scivolò fuori e si infilò sotto la branda. Poi si trovò in mano due minuscole scarpine di lana… In quel momento entrarono in stanza alcuni commilitoni e, vedendolo con le due scarpine gialle in mano iniziarono a prenderlo in giro: “Che ci fai con le calzine??? Deve essere davvero tanto che la tua ragazza non ti vede, se non si ricorda nemmeno la taglia del tuo piede?!” “Ma per chi sono??” Lentamente, una strana sensazione si fece strada nel suo cervello, mentre guardava inebetito le scarpine gialle… In quel momento, Berti il commilitone che dormiva sulla branda accanto alla sua si inchinò e gli porse una fotografia in bianco e nero che raffigurava… una specie di patata con delle macchie scure al centro!!! Rimase folgorato alle parole di Berti: “Dobbiamo farti le congratulazioni, papà?”

Inebetito, ripercorse mentalmente la giornata fino alla notte e alla sera prima e a tutto ciò su cui aveva rimuginato durante il turno di guardia, poi il pensiero gli tornò al momento in cui aveva preso il fucile e aveva controllato che fosse carico. Ah! No: in quel momento non sapeva davvero cosa l’attendeva!!!

– – …FINE – –
😁

Torta all’acqua bicolor

La settimana scorsa, in classe del Topino sono state scoperte 2 positività e perciò lui è stato messo in isolamento per contatti scolastici… ma potevo chiuderlo in una stanza da solo, a 4 anni????

Perciò, è finita che ci siamo separati dal resto della famiglia, chiudendoci io e lui in camera mia (l’unica con bagno vicino e che permetta di non incrociare i percorsi del resto dei fratelli)…
Il primo giorno di isolamento, guardando insieme dei video su Youtube di ricette di torte, lui ha iniziato a indicare “Questa torta la facciamo oggi, questa la facciamo domani, questa lunedì, questa venerdì…” 😀

Perciò, appena siamo rimasti soli, abbiamo preparato una torta all’acqua con il cacao e la farcitura alla Nutella!

Abbiamo seguito la ricetta della torta all’acqua con le mele del mese scorso, raddoppiando le dosi, senza mele, e separando a metà l’impasto (in metà del quale, non abbiamo aggiunto il cacao).
Nella teglia abbiamo versato prima lo strato al cacao e abbiamo infornato per 5-10 minuti a 180°, in modo da farlo solidificare prima di aggiungervi uno strato di Nutella e ricoprire con lo strato di impasto bianco. Poi ho decorato con delle macchie di Nutella, che ho “strisciato” con lo stuzzicadenti per produrre un disegno tipo foglie. Infine, abbiamo infornato… Si è gonfiata parecchio e perciò il disegno sopra si è un po’ cancellato, ma era davvero buona!! 😛

#insiemeraccontiamo 65

Con l’inizio di questo nuovo anno, la mia grande ispiratrice di storie, Pat del blog myrtilla’s house, ha lanciato la sua nuova sfida con il suo “incipit” nuovo a cui dare una conclusione…

Prese il fucile e controllò che fosse carico. Sapeva già cosa l’attendeva.
Intanto fuori scendeva lentamente il buio.

Lentamente, uscì allo scoperto da dietro il muro che gli aveva offerto riparo guardandosi bene intorno attraverso il mirino del fucile. Procedette fino ad un altro muretto e vi si riparò dietro. Poi si affacciò lentamente per controllare intorno a sé le macerie della città bombardata. “Lo so che sei lì… Stavolta non mi freghi” pensò. Si mise a correre verso un edificio ancora mezzo intatto che doveva essere stato il Municipio, prima che i tedeschi bombardassero l’intera città. “Pfiu!”, fece appena in tempo a sentire solo il fischio del proiettile nell’aria, ma era troppo tardi! Cadde a terra…
Lo schermo si tinse di rosso sangue. “Merda!” urlò.
“Shhh! Che succede?”
“Quel maledetto cecchino mi fa fuori tutte le volte!!!”
“Ma perché, invece di giocare a “Call of Duty”, non giochi tipo a “Tetris” o a qualcosa tipo “Happy Farm”, se devi innervosirti tanto?? Dici sempre che hai bisogno di rilassarti mezz’ora giocando al computer, e poi non fai altro che imprecare!!! Boh… A me sembra controproducente…”
“Dài… Fammi uscire da questa città, che poi vengo a dormire..”
Prese il fucile e controllò che fosse carico. Sapeva già cosa l’attendeva.
Intanto fuori scendeva lentamente il buio…


– – …FINE – –
😁

#paroleconcatenate 2021 n.4

E con gennaio che volge quasi alla fine, eccoci giunti al consueto appuntamento settimanale con il nostro gioco delle parole concatenate, giunto ormai alla 4a puntata della sua IIIa edizione!

Perciò ecco qui la soluzione della terza catena dell’anno:

Coda
Cavallo
Dondolo
Sedia

La “coda di cavallo” è un’acconciatura unisex, in cui i capelli vengono raccolti in almeno una ciocca, che ricorda appunto la coda del cavallo.
Il “cavallo a dondolo” è un giocattolo infantile, generalmente in forma di cavallo (ma può essere rappresentato anche un altro animale) con due pattini curvi, di dimensioni tali che il bambino possa sedersi sopra e dondolarsi. Esistono cavalli a dondolo per maschietti e per femminucce, questi ultimi invece della groppa presentano una sediolina, dove la bimba può sedere comodamente.
La “sedia a dondolo”, la cui invenzione è tradizionalmente attribuita di Benjamin Franklin, è un particolare tipo di sedia con la particolarità di poter “dondolare” (ovvero oscillare). Infatti, è una sedia montata su una base costituita da due archi, che ne permettono il movimento oscillatorio.

Perciò, grazie a Luisella e Fiore per aver partecipato dando la soluzione corretta. grazie a Flo per aver tentato (purtroppo la seconda parola non è il verbo in terza persona, ma il sostantivo) e, in particolare, complimenti a Fiore che è riuscita a dare la soluzione per prima!

Le regole (rivedute e in parte rinnovate) le trovate qui, mentre qui ci sono tutti gli esempi precedenti.

Ed ora, ecco la nuova catena di oggi:

Storia
A
G
Immagini

Indovinato??? 🙂

A martedì prossimo per la soluzione e il vincitore!!!

#paroleconcatenate 2021 n.3

A quasi 3 settimane dall’inizio del nuovo anno, eccoci giunti al nostro consueto appuntamento settimanale del nostro gioco delle parole concatenate, giunto già alla 3a puntata della sua IIIa edizione!

Perciò ecco qui la soluzione della seconda catena dell’anno:

Fare
Colpo
Spugna
Porifera

“Fare colpo” su qualcuno è un modo di dire che significa “suscitare una grande impressione”, “destare un notevole interesse o attenzione”. Se con “colpo” si intende un’impresa ardita e improvvisa, riprovevole o no, ma per lo più delittuosa e furtiva, “fare un colpo” assume il significato di un’azione criminosa, svolta in maniera repentina e audace (es. “fare un colpo in banca”).
Se con “colpo” si intende un movimento rapido, improvviso ed energico impresso a qualcosa, dare un “colpo di spugna” a qualcosa assume il significato di cancellare qualcosa di spiacevole dalla memoria.
La “spugna” di mare è un animale marino del phylum “Porifera”.

Perciò, grazie a Fiore per la sua partecipazione e, in particolare, complimenti a Luisella, che è riuscita a dare la soluzione corretta!

Le regole (rivedute e in parte rinnovate) le trovate qui, mentre qui ci sono tutti gli esempi precedenti.

Ed ora, ecco la nuova catena di oggi:

Coda
C
D
Sedia

Indovinato??? 🙂

A martedì prossimo per la soluzione e il vincitore!!!

Avanzamento dei lavori di dicembre

Durante il mese di dicembre, anche a causa delle previsioni funeste per il Natale, mi sono applicata molto poco ai preparativi e non sono riuscita a mettermi al lavoro per dare libero sfogo alla creatività natalizia… Comunque ecco in breve quel che ho fatto, prevalentemente legato ai pochissimi regalini natalizi da preparare quest’anno:

  • ho realizzato un biglietto di auguri per accompagnare un regalino alle zie lontane;
  • ho realizzato un biglietto di auguri per gli anziani di una casa di riposo (vedi post di Fiore);
  • ho preparato alcune tags per i pensierini natalizi alle mie colleghe;
  • ho preparato una tag natalizia per la maestra della Patata, da attaccare al regalino di classe;
  • ho realizzato un biglietto di auguri per la Prima Comunione di mio nipote, per accompagnare il quadro di S. Francesco che gli abbiamo (finalmente!) regalato;
  • ho preparato alcune torte per gli onomastici in famiglia (della Patata, il mio e del Terremoto)…

…e con questo ho finito… 🙂