Il mistero dei calzini spaiati

Già… avete letto bene…

Il mistero dei calzini spaiati

…ovvero la tragedia che si consuma quotidianamente in ogni casa dotata di lavatrice!! 😆

E dove vadano a finire i calzini perduti, nessuno lo sa… 🙂 C’è qualcuno che dice che finiscano mangiati dalla lavatrice e c’è chi, più fantasiosamente, sostiene che “fuggano” in giro per il mondo, qualcun’altro, più pragmatico, sostiene che finendo in bucati separati modificano leggermente il loro colore e non si riconoscano più come facenti parte di una stessa coppia…
La fantasiosa scrittrice Justyna Bednarek, a questo proposito, ha scritto un divertentissimo libro per bambini (ma anche per gli adulti!), “L’incredibile avventura dei 10 calzini fuggiti (4 destri e 6 sinistri)”, dove immagina diverse avventure per ciascuno dei calzini, spaiatisi di propria volontà.

Ai calzini spaiati, Vinicio Capossela ha dedicato una bellissima canzone piena di poesia: “Il Paradiso dei calzini” (qui sotto il video).

E i calzini spaiati hanno ispirato anche la canzone del 2017 dello Zecchino d’Oro: “La ballata dei calzini spaiati” (qui sotto il video).

Come dice la canzoncina per bambini, “chissà se riusciranno a ritrovarsi mai.. Perché non vuoi provare ad aiutarli tu?!”…
E proprio questo è lo scopo del gioco da tavolo “Ruba calzini”, in cui vince chi riesce per primo a ri-accoppiare 6 calzini, prendendoli dal grande mucchio del bucato in cui si sono tutti mescolati!

E proprio ai calzini spaiati è stata dedicata una giornata, il primo venerdì di febbraio. L’iniziativa della “Giornata dei calzini spaiati” è nata undici anni fa in una scuola primaria di Terzo di Aquileia (proprio qui in Friuli Venezia Giulia) e la regola n. 1 è: INDOSSARE CALZINI RIGOROSAMENTE SPAIATI!!!
Quest’anno cade oggi, venerdì 5 febbraio, ed è giunta alla sua 8a edizione, almeno sui social. Sembra una banalità, ma il vero senso di questa giornata è la metafora della diversità e del fatto che le caratteristiche esteriori non cambiano la natura delle cose: proprio come i calzini che, anche se di colore, lunghezza, forma e dimensioni diverse, sono e restano sempre e comunque dei calzini!
Il significato intrinseco dell’iniziativa è semplice: educare alla diversità, al rispetto, alla solidarietà e all’amicizia. E, per restare in tema, vorrei citare la bellissima poesia di Bruno Tognolini:

Tu non sei come me: tu sei diverso
Ma non sentirti perso
Anch’io sono diverso, siamo in due
Se metto le mie mani
con le tue
Certe cose so fare io, ed altre tu
E messi insieme sappiamo far di più
Tu non sei come me: son fortunato
Davvero ti son grato
Perché non siamo uguali:
vuol dire che tutt’e due siamo speciali.

Le amministratrici dell’evento social, a questo proposito, hanno dichiarato:

“Quest’anno più di sempre ci sentiamo tutti calzini spaiati e ci sentiamo un po’ soli. Però come i calzini spaiati non perdono mai la speranza di ritrovarsi, così noi non vediamo l’ora di ritrovarci, riabbracciarci e stare di nuovo insieme!”

Perciò, chi vuole può partecipare indossando due calzini di colore/fantasia differente… e chissà… magari utilizzare qualcuno dei calzini che giacciono abbandonati in attesa di ritrovare il loro compagno!
A questo proposito, per concludere, vorrei fare una carrellata di immagini di “raccoglitori” di calzini spaiati trovata girando per il web:








I “Bridgerton”

Il giorno di Natale è uscita una nuova serie tv che aspettavo da qualche giorno (ovvero da quando ho visto il trailer!): “Bridgerton”.

Da quando ho scoperto che usciva questa nuova serie romantica in costume su Netflix, mi sono documentata e ho subito scoperto che è tratta dai romanzi storici rosa dell’autrice Julia Quinn.
Ho cercato di resistere prima di mettermi a leggere i libri (e sono stata brava! 🙂 ), ma appena terminata di vedere tutta d’un fiato la prima Stagione, non ho saputo resistere… 😛

Ho fatto benissimo, poiché spesso -leggendo prima i libri- si finisce per attendere il telefilm (o il film) con mille aspettative, che, altrettanto spesso, vengono terribilmente deluse… Invece così mi sono goduta questa serie in costume seguendo ogni puntata con il fiato sospeso! Poi sono andata a leggermi i libri da cui ha preso spunto, ma come se fossero delle opere a sé stanti: così mi sono goduta entrambi. 🙂

Perciò -lasciando da parte i libri- vorrei parlare solo della fiction, prodotta dalla “ShondaLand”, casa di produzione televisiva fondata e diretta da Shonda Rhimes, divenuta famosa grazie alla creazione della serie televisiva Grey’s Anatomy, e poi di diverse altre serie come Private Practice, Scandal, Still Star-Crossed, e altre… Continua a leggere

Twilight Saga: il ritorno

Come avevo scritto qualche anno fa (qui il post), mi sono appassionata al genere “urban fantasy” quasi per caso, vedendo il film “Twilight” al cinema. Incuriosita, ho iniziato a leggere tutti i libri della saga, ho seguito le uscite di ogni film con grande trepidazione e, una volta terminata la serie, ho riletto tutti e 4 i libri diverse volte e periodicamente rivedo tutti e 5 i film…

A settembre è -finalmente!- uscito, dopo anni di attesa, il libro “Midnight Sun”, ovvero la storia di “Twilight” raccontata dal punto di vista di Edward Cullen, il vampiro che si innamora di Bella Swan, un’umana che rappresenta per lui una fortissima tentazione e lo spinge quasi a dimenticare la scelta di vita fatta e a mettere a rischio la sua famiglia. Ne esce fuori un racconto molto più cupo, e i personaggi assumono un aspetto del tutto nuovo: attraverso gli occhi di Edward, si scopre una Bella del tutto diversa da quella che avevamo conosciuto in “Twilight” e lui stesso appare molto meno perfetto e meraviglioso di come ci appariva attraverso gli occhi di Bella.

Inoltre, in biblioteca ho trovato un altro libro (sempre di Stephenie Meyer) che mi era sfuggito: “Life and death. Twilight reimagined”, ovvero la riscrittura di “Twilight” a ruoli invertiti. Questo libro racconta la storia d’amore tra Beau Swan, un ragazzo alto e dinoccolato trasferitosi dall’Arizona, e la bellissima e sovrumana Edythe Cullen, ricalcando quasi del tutto trama e dialoghi del libro originale…

Insomma, ho potuto con piacere immergermi nuovamente nel mondo di “Twilight”, ma leggendo nuovi libri… è stata una piccola gioia inattesa! 🙂

Libri di ottobre

Anche in ottobre abbiamo fatto un nuovo giro in Biblioteca a fare incetta di altri libri della collana “Una storia in 5 minuti” per il Terremoto. Ecco qua quelli scelti da noi questo mese:

  • “Papà non mette in ordine!” di Maddalena Schiavo, illustrato da Raffaella Bolaffio, che racconta di un bambino che, lasciato a casa con il papà dalla mamma, deve preoccuparsi di lui, perché è peggio di un bambino!!! E, dopo aver combinato un po’ di guai (tipo giocare a palla nel salotto), proprio non vuole saperne di mettere tutto a posto!!!
  • “Un drago dal dentista” di Giuditta Campello, illustrato da Fabiano Fiorin, che racconta la storia di un bambino di nome Alf, i cui genitori fanno i dentisti, che un giorno porta a curare un paziente molto speciale dal mal di denti!
  • “La polenta della strega Gironda” di Giuditta Campello, illustrato da Mattia Cerato, che racconta di un bosco su un’isola, in cui vive una strega un po’ speciale che cuoce nel pentolone… la polenta per tutti gli animali del bosco!!! 🙂
  • “Chi ha il coraggio di lavarsi i denti?” di Giuditta Campello, illustrato da Mirella Mariani, che racconta di un bambino che, vedendo una strega coi denti gialli ride di lei e la offende… ma la strega si vendica facendo un incantesimo al suo spazzolino da denti… 🙂
  • “Frittella di re” di Giuditta Campello, illustrato da Francesca Carabelli, che racconta di un re che, come tutti i re, aveva una corona d’oro. Però se ne lamentava dal lunedì al sabato e perfino la domenica, perché ne voleva una più bella, più ricca e più… pesante!!! 😛

Per i fratelli minori, invece, ho preso tre libri che poi in realtà fanno divertire un sacco anche i fratelli grandi (ma anche gli adulti) che li leggono! 🙂
Sono di Andy Lee, illustrati da Henry McKenzie:

  • “Non aprire questo libro! (leggi qualcos’altro)”, in cui un bizzarro omino blu cerca in ogni modo di far desistere il lettore dal procedere nel girare le pagine di questo libro, per un motivo che tiene nascosto fino all’ultimo! 😀
  • “Non aprire questo libro ti prego! (il primo libro è meglio!)”, in cui l’omino blu protagonista del precedente libro tenterà di far desistere dal girare pagina ai lettori escogitando tutte le astuzie, le minacce, i trucchi e i ricatti possibili, per un nuovo motivo… 😀
  • “Non aprire questo libro sul serio! (credimi, non è proprio il caso)”, in cui l’omino blu ha un nuovo motivo tutto suo per convincere il lettore a non proseguire nel girare le pagine! 😀

Libri di settembre

Prima che ricominciasse la scuola, sono andata in Biblioteca a fare incetta di libri da far leggere al Terremoto…
I titoli che abbiamo scelto sono parte di una collana per lettori principianti, classificati come “Una storia in 5 minuti”, pensati per chi legge lo stampatello maiuscolo e un testo breve. Ecco qua quelli scelti da noi nel mese di settembre:

  • “Anatre in vacanza. Una storia in 5 minuti!” di Giuditta Campello, illustrato da Mattia Cerato, che racconta di un gruppo di anatre che, invece di andare in vacanza al sud come ogni anno, decide di cambiare e andare…. a sciare!!! 🙂
  • “L’ape pigrona. Una storia in 5 minuti!” di Giuditta Campello, illustrato da Giuliana Gregori, che racconta la storia di un’ape che, invece di essere laboriosa come tutte le sue compagne, preferisce poltrire… 🙂
  • “I funghi velenosi. Una storia in 5 minuti!” di Giuditta Campello, illustrato da Mattia Cerato, che racconta di una serie di animali del bosco golosi di funghi, che di notte vanno in giro a farne scorpacciate… Però, al buio, tutti i funghi sono uguali, quelli buoni ma anche quelli che fanno venire il mal di pancia. Allora gli animali inventano uno stratagemma per distinguerli anche al buio!
  • “Gelato per tutti. Una storia in 5 minuti!” di Giuditta Campello, illustrato da Martina Motzo, che racconta dell’arrivo del carretto dei gelati in una caldissima giornata di agosto… Fa caldo anche nel bosco e tutti gli animali si accalcano per avere un gelato, finché non arriva il lupo…
  • “Il cavallino a dondolo. Una storia in 5 minuti!” di Stefano Bordiglioni, illustrato da Gabriele Tafuni, che racconta di un vecchio cavallo a dondolo dimenticato in soffitta ma ancora capace, a distanza di tanti anni, di far rivivere avventure incredibili! 🙂
  • “Chi ha rubato il mio formaggio? Una storia in 5 minuti!” di Stefano Bordiglioni, illustrato da Fabiano Fiorin, che racconta di un leone che, arrabbiato per aver subito il furto di un pezzo di formaggio, inizia a interrogare tutti gli animali per trovare il colpevole… nessuno sa niente, tranne la volpe, che accusa il topo… Ma, come dice il proverbio, “la prima gallina che canta ha fatto l’uovo”!!! 😀
  • “Fuga dallo zoo. Una storia in 5 minuti!” di Stefano Bordiglioni, illustrato da Fabiano Fiorin, che racconta di una volpe che, stanca di stare rinchiusa in una gabbia dello zoo, progetta la fuga con la complicità di una pulce…
  • “L’autobus Tuttifrutti. Una storia in 5 minuti!” di Stefano Bordiglioni, illustrato da Mirella Mariani, che racconta di uno stratagemma utilizzato da un paese di genitori disperati perché i loro bambini non mangiano assolutamente la frutta… a parte quando viene loro proibito!!! 😛
  • “Un’ amica per T-Rex. Una storia in 5 minuti!” di Stefano Bordiglioni, illustrato da Rosaria Battiloro, che racconta la storia di Piccolo Rex e della sua amica Rita Rex che vanno a fare un picnic sotto la grande quercia in riva al fiume… ma una spaventosa avventura metterà alla prova la loro amicizia! :O
  • “Il fagiolo col singhiozzo. Una storia in 5 minuti!” di Francesca Lazzarato, illustrato da Raffaella Bolaffio, che racconta dell’avventura di un fagiolo, una scintilla e uno stecco, in fuga dalla casa di una vecchietta. Purtroppo, il mondo esterno è ricco di pericoli e la loro avventura terminerà malamente sulle sponde di un rigagnolo… 🙁
  • “La città che nessuno conosce. Una storia in 5 minuti!” di Francesca Lazzarato, illustrato da Raffaella Bolaffio, che racconta… Un bambino descrive una città con laghi pieni di pesci fritti, giardini di salsicce, fiumi di caffellatte e altre squisitezze, ma per poterle assaggiare ancora, dovrà prima aspettare… che gli sia passato il mal di pancia! 🙂
  • “La collina dei folletti. Una storia in 5 minuti!” di Francesca Lazzarato, illustrato da Gaia Bordicchia, che racconta la storia di un giovane senza paura che una notte, cavalcando, incontra un uomo che va su una collina fatata… Lo segue, scettico, ma si dovrà ricredere riguardo all’esistenza dei folletti!!! 🙂

Libri di agosto

…dopo un lungo periodo di lontananza dalla Biblioteca, a fine lock-down abbiamo approfittato della riapertura del prestito (previa prenotazione, ritiro su appuntamento e restituzione nel box esterno alla Biblioteca) per prendere dei nuovi libri da leggere…

Per il Terremoto, che ha terminato la pseudo-prima elementare di quest’anno, abbiamo scelto 4 libretti (su consiglio delle sue maestre) scritti in stampatello maiuscolo per apprendisti lettori, per fargli leggere qualcosa di semplice e breve, visto che non mostra nessuna propensione per la lettura… 🙁
Abbiamo quindi optato per le quattro storie (una per stagione) di Lucilla Scintilla, la bambina peperina uscita dalla penna di Alex Cousseau e disegnata da Charles Dutertre:

oltre al libro di Giovanna Zoboli e Simona Mulazzani (due autrici italiane di cui avevamo letto già alcune opere 5 estati fa):

  • In una famiglia di topi”, dell’editore Topipittori, che racconta la vita quotidiana di una famiglia di topi (ma anche di qualsiasi altra famiglia, essendo i personaggi “umanizzati”) con un linguaggio semplice e facile da leggere anche per i lettori principianti.

Per il Nano, invece, che ha terminato la pseudo-quarta di quest’anno, abbiamo scelto 2 libri di autori italiani consigliati dalla sua maestra:

  • L’estate dei segreti” di Chiara Carminati, una storia di due ragazzini che vivono un’estate avventurosa e dell’amicizia inaspettata e particolare che nasce tra loro;
  • Pronto soccorso insetti” di Guido Sgardoli, una storia “ecologica” che insegna il rispetto e la cura per tutti gli esseri viventi, oltre a trattare di legami famigliari e amicizia, e di come l’impegno e la dedizione possano aiutare a superare un lutto.

Al Nano sono piaciuti i libri, mentre il Terremoto -purtroppo- non ha ancora imparato ad apprezzare la lettura poiché lo sforzo di leggere non gli permette ancora di godersi lo scorrere della storia… Speriamo che si lasci convincere ad esercitarsi, in modo da diventare più bravo e più veloce e poter apprezzare i libri come li apprezzo io (e suo fratello!)…

🙂

Cyrano, ovvero la “classica” storia del brutto intelligente e del belloccio stupido

Da ragazza, studiando lingua e letteratura francese alle superiori, ho avuto il privilegio di incontrare un autore forse poco conosciuto da chi ha studiato altre lingue: Edmond Rostand.
La sua opera principale è la celebre commedia teatrale in cinque atti pubblicata nel 1897, “Cyrano de Bergerac”, ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese, vero e proprio precursore della letteratura fantascientifica.

La storia racconta le vicende che vedono come protagonista Cyrano de Bergerac, uno spadaccino scontroso e beffardo, scrittore e poeta dalla lingua affilata come la sua spada, con un naso sproporzionato che lo rende oggetto delle risa di nobili e cavalieri. Attraverso la poesia e i giochi di parole, Cyrano ama mettere in ridicolo i suoi numerosi nemici, e dare libero sfogo al suo carattere poco incline al compromesso e al suo disprezzo verso potenti e prepotenti.
Egli nutre segretamente un amore impossibile per la bella Rossana, sua cugina, che però gli confida di essersi innamorata a prima vista di un altro uomo, un giovane cadetto, tale Cristiano de Neuvillette.
Cristiano è bello, onesto, coraggioso e leale ma assolutamente incapace di quelle dolci schermaglie verbali che tanto sarebbero gradite alla bella Rossana e, benché Cyrano tenti di insegnargliele, ben presto si trova costretto a rinunciarvi. Una sera, sotto il balcone di Rossana, nascosto nell’oscurità, Cyrano inizialmente si improvvisa come “suggeritore” a Cristiano, poi lui stesso parla spacciandosi per l’amico… il bacio del famoso monologo

“Un baiser, mais à tout prendre, qu’est-ce?
Un serment fait d’un peu plus près, une promesse
Plus précise, un aveu qui peut se confirmer,
Un point rose qu’on met sur l’i du verbe aimer;
C’est un secret qui prend la bouche pour oreille,
Un instant d’infini qui fait un bruit d’abeille,
Une communion ayant un goût de fleur,
Une façon d’un peu se respirer le coeur,
Et d’un peu se goûter au bord des lèvres, l’âme!”

 

Un bacio, tutto considerato, cos’è?
Un giuramento fatto un pò più da vicino, una promessa
più precisa, una confessione che cerca una conferma,
un’apostrofo roseo fra le parole t’amo;
(lett. un puntino rosa che si mette sulla “i” del verbo “aimer”)
è un segreto che scambia la bocca per un orecchio,
un istante d’infinito che produce un ronzio d’ape,
una comunione che sa di fiore,
un modo un po’ di respirarsi il cuore
e un po’ di gustarsi sulle labbra, l’anima!

e la passione suscitata dalle parole di Cyrano andrà a coglierla il buon Cristiano, che riesce così a conquistare la sua amata.
Quando Cristiano e Cyrano vengono inviati in guerra con la loro compagnia di cadetti, Cyrano prosegue a scrivere tutti i giorni una lettera dal fronte per l’amata, continuando a firmarsi come Cristiano, a insaputa di quest’ultimo.
Cristiano muore in guerra e Rossana, a cui Cyrano non ha mai rivelato nulla, decide di ritirarsi in convento. Per molti anni Cyrano si reca a trovare regolarmente Roxane, ma una sera cade in una imboscata e viene ferito gravemente mentre va dall’amata cugina. Compiendo uno sforzo sovrumano riesce raggiungerla e, invitato dalla cugina a leggerle la lettera d’addio che lei crede scritta da Cristiano, la recita a memoria e lei capisce che è lui, Cyrano, il vero autore delle lettere. Rossana così comprende d’aver amato in realtà il caro amico e non il giovane. Ma ormai è troppo tardi, poiché Cyrano muore.

All’epoca, ho letto l’opera in lingua originale e poi ho visto l’omonimo film del 1990, “Cyrano de Bergerac”, diretto da Jean-Paul Rappeneau, interpretato da Gérard Depardieu come protagonista, al fianco di Vincent Pérez (nel ruolo di Cristiano), sempre in francese.

Ho visto anche la versione in bianco e nero del 1950, il Cirano di Bergerac di Michael Gordon con José Ferrer (cui valse il premio Oscar).

L’opera ha dato spunto e ispirazioni a diversi autori in campi diversi…
Sempre al cinema, nel 1987, è uscita una commedia hollywoodiana con Steve Martin, per la regia di Fred Schepisi, dal titolo Roxanne, che si richiama in maniera evidente al popolare personaggio.

Recentemente, sono usciti due film per ragazzi che riprendono un po’ la trama e i (più o meno alla lontana) i personaggi del Cyrano.
Il primo in ordine di uscita è Sierra Burgess è una sfigata del 2018, una rivisitazione in chiave moderna (e al femminile) di Cyrano de Bergerac, interpretata da Shannon Purser (nei panni di Sienna Burgess, una diciassettenne sovrappeso dalla grande intelligenza e personalità), Kristine Froseth (nei panni della cheerleader e reginetta della scuola ma non particolarmente capace negli studi) e Noah Centineo (nei panni del capitano della squadra di football, ma con ottimi voti).

Il secondo è del 2020 ed è intitolato L’altra metà, una rivisitazione in chiave contemporanea e giovanile del Cyrano de Bergerac, interpretata da Leah Lewis (nei panni di Ellie Chu, una studentessa modello isolata e senza amici, che vive da sola con il padre e lo aiuta a tirare avanti scrivendo e vendendo temi e compiti ai compagni), Daniel Diemer (nei panni di Paul Junsky, uno degli sportivi della scuola che le chiede di scrivere per lui una lettere d’amore indirizzata alla ragazza di cui è innamorato) e Alexxis Lemire (nei panni di Aster Flores, oggetto dell’amore di entrambi).
L’altra metà è un film delicato che racconta la storia della giovane Ellie e del profondo intrecciarsi dei sentimenti d’amicizia e amore con Paul e Aster, che segneranno il suo cambiamento e la sua crescita personale.

Il tentativo di mettere in scena quest’opera è anche parte della trama del film di Aldo, Giovanni e Giacomo del 2000: Chiedimi se sono felice.

Proprio su Edmond Rostand e sulle sconosciute circostanze che lo portarono a comporre, a soli 29 anni, la sua commedia più famosa, ha tentato di far luce il regista Alexis Michalik con la sua opera teatrale Edmond e con il suo adattamento cinematografico Cyrano mon amour (titolo originale Edmond), del 2018, in cui racconta i retroscena della creazione del Cyrano de Bergerac.

Tra le varie messe in scena teatrali, indimenticabile è quella di Gigi Proietti del 1985.

Nel 1978 prende vita ad opera di Modugno la commedia musicale Cyrano, scritta dallo stesso Modugno insieme a Riccardo Pazzaglia, per la regia di Daniele D’Anza, con Catherine Spaak nel ruolo di Rossana (poi sostituita da Alida Chelli a causa degli impegni dell’attrice belga): per l’allestimento Modugno ha scritto alcune canzoni, tra cui ricordiamo Canzone di Cyrano e I cadetti di Guascogna, racchiuse nell’album omonimo, Cyrano, pubblicato in quello stesso anno.


In campo musicale, a Cyrano è intitolata anche una canzone interpretata da Francesco Guccini e contenuta nell’album D’amore di morte e di altre sciocchezze, scritta da Beppe Dati (autore del testo) e Giancarlo Bigazzi (autore della musica): anche in questo caso Cyrano si mostra agguerrito e pronto a scagliarsi contro l’ipocrisia e il perbenismo consolidato: “Venite pure avanti / voi con il naso corto / signori imbellettati / io più non vi sopporto…”. Tuttavia mostra anche la coesistenza tra il suo lato anticonformista e indistruttibile e quello più romantico del Cirano innamorato (“Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo / tu sola puoi salvarmi / tu sola e te lo scrivo / dev’esserci, lo sento / in terra o in cielo un posto / dove non soffriremo e tutto sarà giusto”).

Decisamente più romantica la canzone di Roberto Vecchioni, intitolata Rossana Rossana e contenuta nell’album Blumùn, che parla dell’amore per Rossana visto da Cyrano prima e dal suo alter ego bello Cristiano poi; Vecchioni canta di un Cyrano che ha “nelle mani soltanto stelle rotte: / l’ombra perduta tra i rami che non potevi mai vedere / mentre quell’altro saliva / e ti faceva l’amore…” ma ci parla di un Cristiano altrettanto frustrato perché “Io sono l’altro di ieri / che non cantava nella notte / aprivo solo la bocca / facevo finta forte…”.

Intitolata Cyrano è anche la canzone di Pietro Ratto nell’album Il folle con cui il leader storico degli “Aton’s” dà voce al poeta ormai morente (“sento il cuore sollevarsi dentro quando penso agli anni miei”), che ricorda con tenerezza e nostalgia il suo sentimento per Rossana e il proprio sacrificio per favorire l’amore tra la cugina ed il bel Cristiano (“E pazzo a lei parlai, pazzo al punto che amai che amasse gli occhi tuoi…”).

Insomma, Cyrano è un personaggio capace di innalzare lo stereotipo del brutto intelligente e del belloccio stupido a livelli indimenticabili di romanticismo. E io, da inguaribile romantica che sono, non posso dimenticarlo!!

Film da quarantena

In questi giorni di quarantena, tra tanto sonno, i compiti dei figli, qualche hobby creativo (prevalentemente ricamo e maglia, perché non riesco a mettermi a creare altro serenamente e senza distrazioni continue), lettura e diversi esperimenti culinari, la sera mi metto a guardare un film al computer mentre sono a letto, al calduccio sotto le coperte.

Vista la situazione attuale, ho scelto di vedere una serie di film “a tema”. Non parlo di film come “Virus letale” (1995, di Wolfgang Petersen, con Dustin Hoffman, Kevin Spacey, Rene Russo e Morgan Freeman) o “Contagion” (2011, di Steven Soderbergh, con Gwyneth Paltrow, Matt Damon, Jude Law, Marion Cotillard, Kate Winslet), che in questo momento non riuscirei a vedere perché fin troppo “attuali”.
Parlo di film che hanno come argomento la malattia e le limitazioni che essa comporta nel vivere la vita quotidiana e di conseguenza anche le relazioni con gli altri… Questi film fanno piangere, ma attualmente li trovo catartici perché alla fine resta una bellissima storia d’amore e/o d’amicizia e una volta arrivati ai titoli di coda mi sento davvero fortunata a vivere questo momento che poi passerà, mentre ci sono persone che situazioni analoghe le vivono per tutta la loro vita (breve o lunga che sia) a causa di malattie o disabilità.

Così ho iniziato partendo da alcuni film tratti dai romanzi di Nicholas Sparks (di cui avevo già parlato in passato –qui-), come “La scelta – The Choice” (del 2016, diretto da Ross Katz, con Teresa Palmer, Benjamin Walker e Tom Welling), in cui il protagonista si ritrova di fronte alla responsabilità di scegliere della vita della moglie in coma, e “I passi dell’amore – A Walk to Remember” (del 2002, diretto da Adam Shankman, con Mandy Moore e Shane West), la storia d’amore tra il classico bullo e la figlia di un pastore, che nasconde la propria malattia, ho proseguito la carrellata con altri film in cui una coppia si innamora nonostante tutto.

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Libri di settembre

Tornati dalle vacanze, appena riaperta la Biblioteca, siamo corsi a cambiare i nostri libri, per poterne prendere in prestito degli altri… Poiché la Biblioteca è in una zona pedonale e stavolta siamo andati tutti a piedi per un pezzetto (lasciando per la prima volta in macchina il passeggino), abbiamo dovuto limitare il numero di libri per questioni di peso! 🙂
Perciò, ciascuno ha scelto un libro che poi doveva essere in grado di portare per tutto il tragitto fino alla macchina!

Il Topino ha scelto “Le mutande di Orso Bianco” di Tupera Tupera, un autore giapponese che ha disegnato con la tecnica del papercut questo libro divertente. La storia parte dall’imbarazzo di Orso per aver perso… le sue mutande! In ogni pagina una fustella forata mostra un paio di mutande che potrebbero essere le sue, ma… girando la pagina si scopre il vero proprietario di ciascun paio! Ma alla fine… eccole!!! 🙂
Al Topino (ma anche ai fratelli!) è piaciuto molto. E in questo periodo in cui stiamo tentando lo “spannolinamento”, questo libro è adattissimo ad incentivare al massimo il suo interesse per le mutande! 😆

La Patata ha scelto un libro dalla copertina di un bellissimo colore lilla: “Il piccolo coniglio bianco”. La storia è tratta da un racconto popolare portoghese adattato da Xosé Ballesteros, con le illustrazioni di Óscar Villán, che per questo lavoro ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. La storia racconta di un piccolo coniglio bianco cui viene voglia di zuppa, ma una volta uscito a raccogliere i cavoli per cucinarla, si trova una terribile capra a occupargli la casa occupata. Allora il piccolo coniglio bianco va a cercare altri animali con cui cacciare la capra, perché l’unione fa la forza! 🙂

Insieme al Terremoto abbiamo scelto 2 libricini in tema con il suo recentissimo ingresso alla scuola primaria…

Il primo è “Margherita maestra dormigliona” di Nicoletta Costa, la storia del primo giorno di scuola di una maestra che, dopo aver fatto le ore piccole per prepararsi al rientro a scuola, si addormenta… in classe!!! 🙂

Il secondo è “Un merlo parlante in classe” di Erminia Dell’Oro, la simpatica storia di un merlo parlante che si mette a svolazzare e a portare scompiglio in una classe prima elementare il primo giorno di scuola! 🙂

Libri di agosto

Per questo mese abbiamo preso in prestito solo 2 libri, poiché saremmo andati in vacanza e non potevamo portarcene in giro una grande quantità…

Il primo era il nuovo libro di Anna Llenas “Il mostro dei colori va a scuola”, una nuova avventura del mostro de “I colori delle emozioni” che affronta il suo primo giorno di scuola: all’inizio è nervoso e non sa cosa succederà, ma poi scopre che a  scuola lo aspettano tante cose nuove da fare e tanti nuovi amici. Adattissimo ai bambini che iniziano la scuola materna.
Al Topino è piaciuto, poiché ha ritrovato il personaggio che ha seguito tutto il percorso del suo ultimo anno di nido ed ha scoperto cosa si fa in una giornata-tipo alla scuola materna. 🙂

Il secondo era il super-classico (che avevamo già letto anni fa) “Il piccolo bruco Maisazio” di Eric Carle, la bella storia di un piccolo bruco che mangia, mangia, mangia, prima di rinchiudersi nel suo bozzolo per trasformarsi. Leggerlo ai bambini è davvero divertente, e a loro piace!
Io ormai l’ho letto talmente tante volte ai bambini del mio lavoro che dovrei esserne stufa, ma invece non ne ho mai abbastanza… un libro di cui non essere Maisazi!!! 😆