Il mistero dei calzini spaiati

Già… avete letto bene…

Il mistero dei calzini spaiati

…ovvero la tragedia che si consuma quotidianamente in ogni casa dotata di lavatrice!! 😆

E dove vadano a finire i calzini perduti, nessuno lo sa… 🙂 C’è qualcuno che dice che finiscano mangiati dalla lavatrice e c’è chi, più fantasiosamente, sostiene che “fuggano” in giro per il mondo, qualcun’altro, più pragmatico, sostiene che finendo in bucati separati modificano leggermente il loro colore e non si riconoscano più come facenti parte di una stessa coppia…
La fantasiosa scrittrice Justyna Bednarek, a questo proposito, ha scritto un divertentissimo libro per bambini (ma anche per gli adulti!), “L’incredibile avventura dei 10 calzini fuggiti (4 destri e 6 sinistri)”, dove immagina diverse avventure per ciascuno dei calzini, spaiatisi di propria volontà.

Ai calzini spaiati, Vinicio Capossela ha dedicato una bellissima canzone piena di poesia: “Il Paradiso dei calzini” (qui sotto il video).

E i calzini spaiati hanno ispirato anche la canzone del 2017 dello Zecchino d’Oro: “La ballata dei calzini spaiati” (qui sotto il video).

Come dice la canzoncina per bambini, “chissà se riusciranno a ritrovarsi mai.. Perché non vuoi provare ad aiutarli tu?!”…
E proprio questo è lo scopo del gioco da tavolo “Ruba calzini”, in cui vince chi riesce per primo a ri-accoppiare 6 calzini, prendendoli dal grande mucchio del bucato in cui si sono tutti mescolati!

E proprio ai calzini spaiati è stata dedicata una giornata, il primo venerdì di febbraio. L’iniziativa della “Giornata dei calzini spaiati” è nata undici anni fa in una scuola primaria di Terzo di Aquileia (proprio qui in Friuli Venezia Giulia) e la regola n. 1 è: INDOSSARE CALZINI RIGOROSAMENTE SPAIATI!!!
Quest’anno cade oggi, venerdì 5 febbraio, ed è giunta alla sua 8a edizione, almeno sui social. Sembra una banalità, ma il vero senso di questa giornata è la metafora della diversità e del fatto che le caratteristiche esteriori non cambiano la natura delle cose: proprio come i calzini che, anche se di colore, lunghezza, forma e dimensioni diverse, sono e restano sempre e comunque dei calzini!
Il significato intrinseco dell’iniziativa è semplice: educare alla diversità, al rispetto, alla solidarietà e all’amicizia. E, per restare in tema, vorrei citare la bellissima poesia di Bruno Tognolini:

Tu non sei come me: tu sei diverso
Ma non sentirti perso
Anch’io sono diverso, siamo in due
Se metto le mie mani
con le tue
Certe cose so fare io, ed altre tu
E messi insieme sappiamo far di più
Tu non sei come me: son fortunato
Davvero ti son grato
Perché non siamo uguali:
vuol dire che tutt’e due siamo speciali.

Le amministratrici dell’evento social, a questo proposito, hanno dichiarato:

“Quest’anno più di sempre ci sentiamo tutti calzini spaiati e ci sentiamo un po’ soli. Però come i calzini spaiati non perdono mai la speranza di ritrovarsi, così noi non vediamo l’ora di ritrovarci, riabbracciarci e stare di nuovo insieme!”

Perciò, chi vuole può partecipare indossando due calzini di colore/fantasia differente… e chissà… magari utilizzare qualcuno dei calzini che giacciono abbandonati in attesa di ritrovare il loro compagno!
A questo proposito, per concludere, vorrei fare una carrellata di immagini di “raccoglitori” di calzini spaiati trovata girando per il web:








6 thoughts on “Il mistero dei calzini spaiati

  1. Cara Lulù, si vede che la mia memoria sta scomparendo.
    Ciao e buona giornata con un forte forte abbraccio.
    Tomaso

  2. Bellissimo e simpatico post…è proprio vero …chi non ha calzini spaiati in casa? Ahahahah…..

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