Pizza dolce della tradizione ebraica

In questi giorni di quarantena, mi sono dedicata alla cucina e, in particolare, a preparare un dolce che mangiavamo ogni tanto quando ancora ero a Roma e ogni tanto si passava dalla pasticceria ebraica in ghetto: la pizza dolce ebraica, o Pizza di Beridde.
L’aspetto è quello di semplici biscotti con canditi e uvetta, croccanti fuori e morbidi dentro, che però hanno il peso specifico simile a quello del piombo! 🙂

Su internet ho trovato una ricetta, che poi ho perfezionato dopo vari esperimenti (qui la mia versione completa)… Ancora non ne sono completamente soddisfatta, ma si avvicina all’originale salvo che per la dimensione dei canditi (a pezzettoni più grossi rispetto a quelli che si trovano normalmente al supermercato!). E, comunque, il marito (normalmente poco entusiasta per i dolci) ha apprezzato e, inoltre, è l’unico modo in cui riesco a far fare colazione (che solitamente salta) alla Patata!

Per prepararla è necessario preriscaldare il forno ad alte temperature (200-225°C). Poi è sufficiente mescolare la farina, la farina di mandorle e lo zucchero in una ciotola ed aggiungervi l’uvetta (precedentemente messa in ammollo in acqua calda per 10-15 minuti) ben strizzata, i canditi e i pinoli. Dopo aver impastato con olio di semi e vino bianco, si spiana (preferibilmente formando una “torta” alta almeno 4-5 cm) il dolce su una teglia ricoperta da carta da forno, si taglia in rettangoli con una spatola e si inforna per 20-30 minuti, fino a quando non assume un aspetto dorato all’esterno.

Proprio buona, e mi riporta alla mente ricordi di gioventù… 😛