#insiemeraccontiamo 40

Ed ecco il nuovo incipit di Pat del blog myrtilla’s house, al cui richiamo ho prontamente risposto!!! 🙂
Questa volta senza regole! 😆

Camminava tranquilla, senza fretta, immersa nei suoi pensieri. Guardava dritto di fronte a sé ma senza vedere nessuno fino a quando sussultò. Era lui! Quello sguardo, quell’espressione… non c’erano dubbi. Era proprio…

…lui!!! Non si sarebbe potuta sbagliare: ogni giorno da 25 anni vedeva quello stesso sguardo, negli stessi occhi, riflesso nello specchio.
Quella sua stessa espressione che ogni volta allo specchio osservava sul proprio volto circondato dai riccioli rossi, la vedeva ora sul viso di quel ragazzo biondo.
Gli rivolse un sorriso e lui si fermò e la guardò stupito.
“Ci conosciamo?” le chiese.
“Ehm, forse… Ma tu probabilmente non sai chi sono.”
“No, in effetti non ti conosco, ma hai l’aria familiare.”
“Già! Proprio quello che pensavo di te. Noi due ci assomigliamo moltissimo.”
“Sì, neanche fossimo fratelli!”
“Già… Io avevo un fratello, in effetti. Però è stato portato via da casa da piccolissimo: mio padre ha lasciato me e mia madre ed è sparito con mio fratello.”
Il volto di lui sbiancò. “Io vivevo solo con mio padre, ma è mancato lo scorso mese. Mi sono trasferito in città perché ho scoperto che mio padre era originario di queste parti e volevo rintracciare qualche parente. Tu, come ti chiami?”
“No, prima tu.”
“Ok, presentiamoci insieme… Al 3 mi dici il tuo cognome e nome e io farò lo stesso…”
“D’accordo” rispose lei, tremante.
“1, 2, 3…”

“MARTINI LaEuOrNArdo!”

🙂

#insiemeraccontiamo 39

Ed ecco il nuovo incipit di Pat del blog myrtilla’s house

Camino acceso, fuoco scoppiettante, il divano comodo, il plaid morbido e un buon libro. Cosa poteva volere di più? Il freddo novembrino e l’oscurità potevano starsene comodamente fuori alla porta. A lei non davano fastidio.
Sospirò profondamente con serenità. Il silenzio! Che meraviglia! Girò la pagina del libro e improvvisamente si sentì osservata…

…lentamente si voltò verso la porta, da cui spuntavano le piccole dita di una manina: “Mamma!!! Non ho sonno!”
Stupita, posò il libro e chiese: “Ma papà dov’è?”
“Lui aveva sonno e si è addormentato nel mio letto… Mamma, posso venire sul divano con te??”
Si alzò e andò incontro a sua figlia e la prese per mano: “Vieni, andiamo a svegliare papà e poi te la leggo io, la fiaba della buonanotte!!!”

FINE

P.S.-Dedicata a tutte le mamme 😛

#insiemeraccontiamo 38bis

La “sfida” di Pat di questo mese mi ha ispirata molto e, leggendo e rileggendo il suo “incipit”, nella mia mente hanno preso vita diverse storie. Così, dopo la prima storia, ecco come gli eventi hanno preso una diversa piega…

La lettera

Tornando dal lavoro aveva trovato nella buca una lettera.
Mai nessuno le aveva scritto ma quella busta color avorio antico, dal leggero profumo di cipria, era proprio per lei.
Ora che l’aveva aperta, il foglio scritto a mano era per terra e lei si appoggiava al tavolo per non cadere. Cosa diavolo…

Tutto iniziò a vorticarle intorno, provocandole una forte sensazione di nausea… Per un tempo che le sembrò infinito, si sentì precipitare nel vuoto.
Tutto terminò con un forte tonfo.
Massaggiandosi il didietro, si alzò faticosamente in piedi. Le ampie gonne e sottogonne non la aiutavano di certo…
Guardandosi intorno, dalle pareti coperte di arazzi e specchi, capì di trovarsi nel salone di un palazzo che non conosceva.
All’improvviso una luce la abbagliò, costringendola a coprirsi gli occhi con un braccio. Sbirciando nella sala, vide una donna vestita all’incirca come lei, ma con un gran paio di ali che le spuntavano dietro la schiena e una lunga bacchetta in mano.
“Bentornata, principessa! Vi aspettano tutti da ormai un secolo… Seguitemi!”
“Aspetta, aspetta, aspetta!!! Primo, come mi hai chiamata?”
“Principessa, principessa Amalia, per l’esattezza.”
“Mi sa che hai proprio sbagliato persona, chiunque tu sia. Comunque, seconda cosa, io non so chi mi aspetti ma avevo un appuntamento dal dentista tra poco meno di mezz’ora e se non torno o non telefono sarà l’unico ad aspettarmi, che io sappia. Terzo, non ho alcuna intenzione di seguirti visto che fin da piccola mi hanno sempre detto di non seguire gli sconosciuti.”
La donna alata sbuffò, borbottando qualcosa tra sé e sé. Poi si ricompose e le spiegò: “Voi siete la principessa Amalia, erede al trono di Moral. Appena nata, una strega malvagia vi ha fatto un sortilegio, mandandovi in un mondo molto lontano da qui nello spazio e nel tempo e addormentando tutti i vostri sudditi per l’eternità, o fino a quando non fosse arrivata una nuova regina. Io sono la vostra fata madrina. Non avevo il potere di sciogliere il maleficio, ma sono riuscita a trovare il modo di farvi arrivare una lettera con la formula magica che vi avrebbe riportata qui, a salvare il vostro regno e a riprendere il posto che vi spetta.”
“Senti, fata o no, non ti credo. Voglio solo ritornarmene a casa mia. Il dentista mi costa una fortuna e non posso certo mancare ad un appuntamento!! In fondo la mia vita mi piace molto. E la mia famiglia e i miei amici sono tutti là. Ora, mi dispiace per questo regno, ma sarà meglio che si trovi un’altra regina!”
“Ma principessa… I vostri genitori sono di là che aspettano di essere risvegliati dal vostro ritorno.”
“Mi dispiace per loro, ma non li ho mai nemmeno conosciuti. Voglio tornare dalle persone che, a tuo dire, mi hanno solo cresciuta, ma che io considero i miei veri genitori.”
“Se davvero volete tornare, dovete solo battere i tacchi e ripetere ‘Voglio tornare a casa mia’. Ma perderete per sempre la possibilità di diventare la regina.”

Lei non se lo fece ripetere due volte, ma batté i tacchi dicendo “Voglio tornare a casa mia!” e immediatamente tutto riprese a girare vorticosamente intorno a lei e fu riassalita dal senso di vertigine…

FINE
🙂

#insiemeraccontiamo 38

E finalmente ho trovato un minuto per partecipare alla “sfida” che ogni mese lancia Pat dal suo blog myrtilla’s house e ho provato a continuare il racconto…

La lettera

Tornando dal lavoro aveva trovato nella buca una lettera.
Mai nessuno le aveva scritto ma quella busta color avorio antico, dal leggero profumo di cipria, era proprio per lei.
Ora che l’aveva aperta, il foglio scritto a mano era per terra e lei si appoggiava al tavolo per non cadere. Cosa diavolo…

La grafia piena di svolazzi era chiaramente femminile. Lei non conosceva la donna che gliel’aveva scritta, ma il contenuto era inequivocabilmente diretto a lei.

Senza troppi giri di parole, la donna le confidava di essere innamorata dell’uomo che lei aveva amato per lungo tempo, ma che alla fine l’aveva abbandonata perché la sua famiglia non approvava la loro unione. Tra l’amore per lei e un futuro agiato, lui aveva scelto l’eredità di famiglia! Così lei aveva dovuto rimettere insieme i numerosi pezzi del suo cuore infranto e rifarsi una vita lontano da lui e dalla sua terribile famiglia…
La lettera proseguiva dicendo che le loro famiglie erano decise a vederli insieme, ma che la donna aveva capito che il loro sarebbe stato un matrimonio infelice, poiché lui amava ancora lei. Per questo motivo, era riuscita a rintracciarla per spingerla ad incontrare di nuovo l’uomo che l’aveva tanto amata e che la amava ancora, per chiarire le cose, poiché la famiglia di lui gli aveva fatto credere che lei lo avesse tradito in passato e che fosse in procinto di sposarsi con un uomo da cui aspettava un figlio.

Bevve un bicchiere d’acqua, poi telefonò al lavoro dicendo che sarebbe stata via per una settimana, riempì al volo una valigia e si precipitò in macchina… Doveva assolutamente vederlo, per spiegargli la verità: lei aveva amato sempre e solo lui, ma ora aveva qualcun’altro che avrebbe amato più di tutto il resto. Se lui fosse stato disposto a riconoscerlo, anche contro la sua famiglia, avrebbero potuto ancora costruire un futuro insieme, loro due e il loro figlio in arrivo!!!

Se le cose fossero andate per il meglio, sarebbe stata in debito per sempre con la donna della lettera…. Sorrise e accese il motore…

FINE

🙂

Tre finali per #insiemeraccontiamo 37

Anche questo mese, Patricia ha proposto il suo nuovo “incipit” sul suo blog… Questa volta è così stimolante, che mi sono venuti di getto varii finali alternativi… Spero che Pat non me ne voglia!! 😛

Nella notte
Sentì il compagno russare leggermente. Provò a toccarlo più volte. Nessuna reazione. Benissimo! Avrebbe dormito così fino al mattino.
Con cautela si alzò dal letto. In cucina si preparò un tazzone di tè, poi si diresse in sala dove accese il portatile. Ora poteva chattare con tranquillità.

Ed ecco i miei tre diversi finali…

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#insiemeraccontiamo 36 estate

Dopo un lungo periodo in giro per l’Italia, sono infine tornata a casa e mi sono fatta prendere dall’ispirazione per concludere il racconto che ogni mese Patricia propone sul suo blog… Purtroppo, gli eventi sfortunati che hanno segnato quest’estate italiana, hanno colpito un po’ tutti. Ed ecco il risultato…

Fermo sulla strada, guardò di fronte a sè. Un lungo rettilineo si offriva al suo sguardo. Asfalto scuro appena segnato da una striscia bianca. In alto nuvole rosa e grigie che lo tagliavano perpendicolarmente.
Si incamminò. Non aveva ancora deciso se seguire la strada o le nuvole. Ma non toccava a lui. Lo avrebbe fatto il suo cuore.
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#insiemeraccontiamo 35 di luglio

Visto che in questi giorni mi sto godendo una vacanza al mare, non ho potuto fare a meno di partecipare alla “sfida” mensile di Pat… Purtroppo, complice il relax e le letture sotto l’ombrellone, più che un racconto breve, qui mi stava uscendo un romanzo… Ho fatto molta fatica a bloccare la fantasia! Comunque, ecco il risultato… 🙂

IL PASSATO

Quella notte aveva dormito molto male. Un pensiero fisso l’aveva tormentata. Non era riuscita a scacciarlo in nessuna maniera. “Forse solo abbattendolo a fucilate” pensò.
Ma poi sarebbe servito? In fondo il suo passato era ciò che era diventata: la perdita di quel ragazzo che aveva amato così ardentemente e in modo così totalizzante a 18 anni, aveva lasciato un segno profondo nel suo cuore e nella sua vita.
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#insiemeraccontiamo 34 di giugno-bis

Questo mese, l’“incipit” di Patricia mi ha ispirata tantissimo, per cui ho scritto un secondo sviluppo della storia… 🙂

Si era ritrovato in tasca quello strano messaggio scritto con una stampante di ultima generazione. Impossibile capire chi lo avesse scritto. Anche decifrarlo però… Lo rilesse “ILSCTND610”.
Bel rompicapo!
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#insiemeraccontiamo 34 di giugno

Come ogni mese da più di 2 anni, anche questo mese Patricia del blog myrtilla’s house ha lanciato il suo nuovo “incipit”.
Questo mese mi sentivo ispirata e mi sono cimentata nell’impresa… 🙂 Così ecco qua:

Si era ritrovato in tasca quello strano messaggio scritto con una stampante di ultima generazione. Impossibile capire chi lo avesse scritto. Anche decifrarlo però… Lo rilesse “ILSCTND610”.
Bel rompicapo!
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#insiemeraccontiamo 31 di Pasqua

Anche questo mese Patricia del blog myrtilla’s house ha lanciato il suo nuovo “incipit”.
Questa volta è stata molto dura trovare un finale, ma visto il periodo ho trovato l’ispirazione all’ultimo momento e ho provato a lanciarmi anch’io… Così ecco qua:

Cloni

Le serviva qualcosa di molto particolare per richiamare la loro attenzione su di sé. Qualcosa che li facesse stare a bocca aperta. Finalmente! Così avrebbero finito di dirle che come scienziata valeva zero.
Ci pensò su a lungo poi… poi ecco la soluzione comoda comoda…
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