Tre finali per #insiemeraccontiamo 37

Anche questo mese, Patricia ha proposto il suo nuovo “incipit” sul suo blog… Questa volta è così stimolante, che mi sono venuti di getto varii finali alternativi… Spero che Pat non me ne voglia!! 😛

Nella notte
Sentì il compagno russare leggermente. Provò a toccarlo più volte. Nessuna reazione. Benissimo! Avrebbe dormito così fino al mattino.
Con cautela si alzò dal letto. In cucina si preparò un tazzone di tè, poi si diresse in sala dove accese il portatile. Ora poteva chattare con tranquillità.

Ed ecco i miei tre diversi finali…

* * 1 * *

Aprì il sito a cui si connetteva quasi ogni notte da ormai una settimana e immediatamente le comparve a lato il box con la scritta “Salve, sono Marie… Come posso essere utile?”
Subito digitò: “Salve, vorrei prenotare una stanza tipo suite per 3 notti a Praga. La data di arrivo è il 25 aprile, la partenza è prevista per il giorno 28.”
Sullo schermo comparvero dei puntini: il sistema stava elaborando la sua richiesta… Ormai era vicina alla fine della pianificazione: aveva già confermato il volo, aveva studiato i luoghi da visitare, scelto tra i ristoranti più eleganti quello dove cenare la sera dell’arrivo, aveva acquistato online la guida di Praga e se l’era fatta inviare al lavoro, così che lui non scoprisse in anticipo la sorpresa che stava preparando per il loro anniversario…
Il sistema le mostrò varie scelte e lei prenotò l’hotel più bello che c’era. Erano anni che sognava di viaggiare e questa volta non avrebbe badato a spese!!!
“Bene”, pensò tornando a letto, “Ora non mi resta che aspettare la data senza farmi sfuggire nulla e senza farmi scoprire…”
Sì, insomma, la parte più difficile!!!

-FINE-

 

* * 2 * *

“Ciao, sono qui.”
“Ciao! Ti aspettavo… stanotte hai fatto più tardi del solito.”
“Scusa, ma ieri sera gli è caduto il bicchiere di vino in cui gli avevo versato le gocce e non sono riuscita a ingannarlo per rimettergliele.”
“Ma quando finirà questa storia? Quando gli dirai finalmente la verità?”
“Scusa, non ci riesco… Forse non sono ancora del tutto pronta.”
“Ma io non posso continuare così… Vorrei poterti vedere più spesso, stare con te alla luce del sole e non davanti ad un computer di notte.”
“Beh, quando lui esce con gli amici, ci vediamo sempre!”
“Sì, ma una volta a settimana è troppo poco: mi manchi!”
“Anche tu mi manchi, ma per ora dobbiamo accontentarci del tempo che riusciamo a strappare alla quotidianità…”
“Ma io ho ormai avuto il divorzio.”
“Lo sai che non ce la faccio… Non posso lasciare i miei figli. Sono sicura che farà di tutto per portarmeli via.”
“Ma dai, prima o poi se ne farà una ragione! Forse capirà, col tempo.”
“Sai, l’altro giorno ho avuto davvero paura che ci scoprisse, quando ha trovato il reggiseno che hai dimenticato in bagno…”
“E…?”
“Mi ha solo detto che quel modello era troppo sportivo, che non gli piaceva. Mi ha raccomandato di comprarmene un altro comodo, ma più femminile!”
“Devo prenderlo come un complimento?”
“Prendilo come vuoi, a me piaci così come sei.”
“Anche tu, e ti amo perché sei l’unica che non abbia mai provato a cambiarmi!”
“Anche tu sei l’unica… Buona notte!”

-FINE-

 

* * 3 * *

Subito aprì la schermata e trovò l’avatar di lei…
“Ehi, sei lì?”
“Ciao. Sì, come al solito.”
“Sei sola?”
“Sì: la mia compagna di stanza è andata dal fidanzato per qualche giorno. E il tuo coinquilino dorme?”
“Sì. Se scoprisse che ogni notte, anziché uscire a far bagordi come crede che io faccia, la passo a chattare con te, mi prenderebbe in giro a vita… Ho una reputazione da proteggere! :P”
“Ah, davvero? Che tenero… Vuoi farmi credere che non esci con nessuna da quando chattiamo?”
“Veramente no: preferisco passare la notte con te, che andare alle feste delle confraternite a ubriacarmi e flirtare con la prima che passa.”
“Wow!”
“Però, vorrei incontrarti dal vivo. Vorrei poterti parlare faccia a faccia… Questo schermo tra noi sta iniziando a stancarmi.”
“Ma lo sai che sono dall’altra parte del Paese, a quasi 4.000 km.”
“Ehm… devo confessarti una cosa: ti ho mentito. Non frequento l’“Università della Florida”, ma vado alla “Berkeley”, quindi siamo vicini.”
“Davvero? Perché mi hai mentito?”
“Era partito tutto come un gioco, ma poi chattare con te si è trasformato in qualcos’altro…”
“Scusami, ti ho mentito anch’io. Ovvero, più che mentirti, ho solo “omesso” di dirti che ho un fidanzato…”
“Ah! Beh, così siamo pari.”
“Ultimamente ci siamo un po’ allontanati e ci vediamo poco, perché io vado alla “Davies” e lui vive in un appartamento proprio vicino alla “Berkley” insieme ad un altro ragazzo.”
“Beh, se siete in crisi, potresti uscire con me e vedere come va? Solo per conoscerci…”
“Grazie, ma Kevyn è un bravo ragazzo e ci conosciamo fin da bambini. Non potrei fargli una cosa del genere.”
“Così si chiama Kevin, il tuo ragazzo?”
“Si scrive Kevyn”
“Che coincidenza… Anche il mio coinquilino si chiama Kevyn.”
“Non pensavo ci fossero altri con il nome uguale al suo… Lui deve questa stravaganza a sua madre, che voleva che si distinguesse da tutti gli altri!!! Voleva essere sicura che di Kevyn Scott ce ne fosse solo uno: il suo bambino.”
“Kevyn Scott?? O_O”
“Sì, perché? Lui abita con un coinquilino che si chiama Jackson. Non l’ho mai incontrato perché è sempre in giro per feste, a divertirsi con donne e alcol!”
“Anche mio padre si chiama Jackson… J.J., il mio soprannome, sta per Jackson junior… E, no, in realtà non sono sempre in giro per feste, ma vado a trovare il mio nonno novantenne che abita qui vicino e da quando è rimasto vedovo ha bisogno che qualcuno vada a dargli una mano ad andare a letto ogni sera… Sai, su una cosa hai ragione: Kevyn è un bravo ragazzo e parla sempre di te… Chiudiamola qui e cancelliamo tutto quello che ci siamo detti in queste settimane. Buona notte!”
“…Utente disconnesso…”

-FINE-

 

Grazie ancora a Patricia!!! 🙂 Al prossimo mese, spero! Sempre che non mi vengano altre idee prima dello scadere di settembre!!! 😉

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