In questo ultimo periodo sto facendo una maratona di film romantici, tra cui prediligo quelli che definirei “drammi d’amore in stile Nicholas Sparks”, di quelli che da ragazzina, insieme a mia madre, avevo catalogato incollando sulle custodie delle VHS e dei DVD un numero di goccioline (ritagliate solo una donna può immaginare da dove) da 4-5 su 7 fino ad arrivare a 7 su 7, in base a quanto facevano piangere… 😆
Quindi ho visto (alcuni ri-visti) gli indimenticabili film tratti proprio dai romanzi dello stesso Nicholas Sparks:
“La scelta – The Choice” (del 2016, con Teresa Palmer, Benjamin Walker e Tom Welling, il protagonista della serie televisiva “Smallville”);
oltre a “Now is good” finalmente in italiano (poiché l’avevo già visto circa due anni fa, ma in lingua originale con i sottotitoli), con Dakota Fanning (già vista nel ruolo di Jane, nella saga di Twilight) e Jeremy Irvine.
Tra i nuovi film che ho visto, uno dei più commoventi è stato “Keith” (del 2008, con Elisabeth Harnois e Jesse McCartney), una storia che apparentemente parla di una classica “brava ragazza”, praticamente perfetta, molto studiosa, responsabile e con la testa sulle spalle, la cui vita strettamente pianificata viene messa sottosopra da un ragazzo ribelle, imprevedibile e fuori dagli schemi, che la trascina in una serie di avventure di ordinaria follia a bordo del suo amatissimo furgone… Ma non tutto è come sembra e solo alla fine una serie di eventi improvvisi sveleranno come stanno veramente le cose, sconvolgendo tutte le certezze dello spettatore. Forse è un film da adolescenti, o da chi vuole sentirsi ancora adolescente per un’ora e mezza, ma in fondo i sogni d’amore che si scontrano con la dura realtà della vita sono un tema valido a qualunque età… 🙁
Un altro film romantico che mi ha lasciata completamente stravolta è “Io prima di te” (del 2016, con Emilia Clarke, una delle protagoniste della serie tv “Game of Thrones – Il trono di spade”, e Sam Claflin, uno dei coprotagonisti di “Hunger Games: La ragazza di fuoco”, “Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1” e “Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2”), una storia davvero commovente tra una ragazza che, pur essendo costretta a rinunciare ai propri sogni e alla propria realizzazione a causa della sua condizione sociale e della sua situazione familiare, è sempre ottimista ed amante della vita, ed un ragazzo ricco e di buona famiglia costretto in sedia a rotelle a causa di un incidente. Tutta la storia, tratta dall’omonimo romanzo di Jojo Moyes, viaggia in bilico tra il miracolo che può compiere l’amore e il dramma della disabilità.
E tra questi titoli non poteva mancare nemmeno “One day” (del 2011, con Anne Hathaway e Jim Sturgess), film tratto dall’omonimo romanzo di David Nicholls, che racconta la storia di un’amicizia nata la sera della laurea (il 15 luglio 1988) tra due ragazzi molto diversi tra loro: Emma Morley, una “brava ragazza”, studiosa e ambiziosa, con il sogno di diventare una scrittrice, e Dexter Mayhew, un bel ragazzo ricco e affascinante, interessato unicamente al divertimento. I due trascorrono la notte insieme, pur senza arrivare al contatto fisico; il mattino seguente, però, le loro strade si dividono. Nonostante le loro vite prendano direzioni molto diverse, per molti anni a seguire, i due si ritroveranno ogni 15 luglio come amici speciali. Ma l’amore è dietro l’angolo, nonostante i due non siano destinati a stare insieme per sempre… 🙁
Un altro film nuovo che non avevo ancora mai visto è “Questione di tempo” (del 2013, con protagonisti Domhnall Gleeson e Rachel McAdams, già protagonista di “Le pagine della nostra vita” e “La memoria del cuore”), un film romantico e fantastico il cui protagonista può tornare indietro nel tempo e cambiare le cose. Ricorda un po’ il film “The Butterfly Effect” nel concetto di base, ma la storia romantica di fondo è forse più bella e comunque predominante rispetto all’altro film… Alla fine il protagonista, però, si troverà ugualmente costretto a scegliere tra due persone a cui tiene molto. Pur non essendo tragica come le altre precedenti, la storia finisce comunque in modo un po’ triste.
Per tornare a vecchi film che ho già visto diverse volte, non si può fare a meno di ricordare:
“City of Angels – La città degli angeli” (del 1998, con Meg Ryan e Nicolas Cage), che racconta di Seth, un angelo caduto sulla Terra per amore di una donna, la dottoressa Maggie Rice. Benché le cose non vadano esattamente secondo i suoi desideri, Seth concluderà che il mondo e la vita umana sono comunque meravigliosi e intensi, e quindi vale comunque la pena di viverli fino in fondo;
“Ritorno a Cold Mountain” (del 2003, con Nicole Kidman, Jude Law e Renée Zellweger), tratto dall’omonimo romanzo di Charles Frazier, che racconta una bellissima e tristissima storia d’amore ambientata ai tempi della Guerra di Secessione americana tra un giovane falegname e l’attraente, adorabile e colta figlia di un reverendo che, quasi non conoscendosi, si amano per lungo tempo e faranno di tutto per ricongiungersi.
Ora che ho fatto il pieno di filmoni strappalacrime, spero che mi passi questo periodo… Magari in favore di un periodo di film più a lieto fine!!! 😀