#insiemeraccontiamo 29 di Myrtilla’s House

Da ormai un po’ di tempo mi piace leggere le storie inventate da Patricia del blog myrtilla’s house e di chi segue ogni mese i suoi post con gli “incipit”.
Le regole sono semplici:

Questa volta ho deciso di provarci anche io… Così ecco qua:

Quando si dorme

Era sfinita. Stanchezza, stress, rompimento di scatole… non ne poteva più. Aveva solo voglia di riposarsi e dimenticare tutto e tutti almeno per un po’.
Si gettò sul letto al buio e fu allora che, non appena ebbe posato la testa sul cuscino, sui suoi occhi calò l’ agognato sonno ristoratore…

…Fu svegliata da un miagolio. Stupita, aprì immediatamente gli occhi e intravide la sagoma di un gatto che si infilava nella sua stanza attraverso la porta socchiusa. Allungò il braccio accanto a lei nel letto e, invece di sentire il calore rassicurante del marito che le dormiva a fianco, la mano trovò il vuoto…
Cercò tentoni nel buio di accendere la abat-jour sul comodino, ma colpì il muro con la mano.
Saltò in piedi e si diresse circospetta verso la porta socchiusa.

Trovato l’interruttore, accese la luce di quella che era la sua stanza matrimoniale e si trovò davanti un letto singolo, un tavolino che fungeva da comodino, un armadio e una scrivania con una sedia. Il gatto troneggiava sul suo letto. “Ma da quando ho un gatto?”, si domandò.
Aperta la porta, si trovò davanti un salone con una poltrona, un tavolo con due sedie e una grande libreria piena di talmente tanti libri che non le sarebbe bastata una vita intera per leggerli tutti!!! Si stropicciò gli occhi e si domandò: “Dove sono finita?”

Poi scelse un libro dalla libreria, si accomodò sulla poltrona e si immerse nella lettura. Era quasi sera quando chiuse il libro sull’ultima pagina. Si alzò, si diresse verso un cucinino con un angolo cottura, un lavandino e un mini-frigo desolatamente vuoto, in cui campeggiava solo una confezione di yoghurt. Si accontentò di quello e tornò a gustarlo seduta in poltrona. Si era fatto tardi, ma tornare in quel letto vuoto le metteva malinconia, perciò riprese la lettura di un altro libro scelto a caso nella libreria… Le palpebre le si chiusero improvvisamente e si addormentò.

…Fu svegliata all’improvviso dal pianto di un neonato, qualcuno russava rumorosamente sul cuscino accanto al suo… Non accese nemmeno la luce, ma si alzò come ogni notte e raggiunse la stanza dei suoi bambini. Si sporse sul lettino dell’ultimo nato e lo prese tra le braccia, raccolse il ciuccio alla sorellina, coprì con le lenzuola i fratelli e li accarezzò nel sonno.
Poi tornò nel lettone con il piccolo e, sdraiata accanto a suo marito, sospirò nel buio, mentre un sorriso le si allargava sulle labbra. Non avrebbe scambiato la sua famiglia con un po’ di sonno!

* * *

Non sono stata brava a rispettare il limite delle battute, spero di fare meglio in futuro… 😛

Grazie a Patricia per questa meravigliosa sfida!!