Serie tv in costume… orientale (parte 1)

Girando su Youtube, mi sono imbattuta per caso in un video di una storia romantica in costume, che poi ho scoperto essere tratto da una serie tv cinese a sfondo storico. Così, un video tira l’altro, ho scoperto l’esistenza di diverse serie tv cinesi in costume e ho iniziato a seguirle dalla prima all’ultima puntata.

La prima che ho seguito e mi sono bevuta quasi tutta in un fiato (approfittando della quarantena e dei giorni delle vacanze di Carnevale) è “Dr. Cutie” (in lingua originale “萌医甜妻”, pron. “Méng yī tián qī”, ovvero “Dottor Carino”), una storia d’amore nata tra un piccolo e divertente medico e un generale dal cuore gelido.
L’ambientazione è calata nella Cina imperiale di qualche secolo fa e la trama è abbastanza intricata, poiché racconta di una ragazza orfana che si finge un maschio per entrare nell’Accademia Imperiale di Medicina e farsi inviare come medico presso la residenza della famiglia Ji per vendicare la morte dei propri genitori, sotto il falso nome di “Tián Qī”. La sua missione si interseca con una storia di intrighi e faide tra famiglie nobili, di cui lei/lui diventa protagonista e vittima. Il generale che la prende al suo servizio, però, nonostante la sua corazza di freddo e spietato uomo d’armi, piano piano si affeziona al buffo medico e, nonostante il loro rapporto provochi pettegolezzi, lo protegge a tutti i costi. Il fratello minore del generale, che scopre subito il travestimento di Tián Qī, si innamora di lei e protegge il suo segreto, oltre a vegliare sul fratello. La storia si dipana tra vari intrighi, assassinii, rapimenti e oscure trame di potere, con una vena comica data da alcuni personaggi e dal gioco degli equivoci, e arriva a sfociare nella più classica storia d’amore tra nemici giurati, con tanto di rivalità e gelosie tra fratelli.

Insomma, una storia intrigante, ambientata in un tempo e in una cultura molto diversi dai nostri. I personaggi hanno tutti una personalità piuttosto complessa, tutti alquanto imprevedibili nel loro gioco delle parti: a parte alcuni “cattivi” per definizione, non ci sono eroi solo buoni, ma ciascuno deve fare i conti con il proprio “lato oscuro” e con ciò che ci si aspetta da lui.
La protagonista è interpretata dalla giovane attrice pechinese Sun Qian, mentre il protagonista è interpretato dal giovane attore Huang Jun Jie e il fratello minore dall’attore Zha Jie. La serie si può seguire su Youtube o su Viki Rakuten, in 28 puntate perfettamente sottotitolate in italiano.

Subito dopo, ho iniziato a vedere “General’s Lady” (in lingua originale “将军家的小娘子”, pron. “Jiāngjūn jiā de xiǎo niángzǐ”, ovvero “La piccola signora del generale”),  la storia d’amore -adattata dall’omonimo romanzo di Yan Bo Jiang Nan- tra un generale dalla fama feroce, che gli è valsa il soprannome di “Generale Diavolo”, e una giovane ragazza di nobile famiglia che lo sposa per ordine dell’Imperatore.
L’ambientazione è calata nella Cina imperiale di qualche secolo fa e la trama è abbastanza intricata, poiché racconta di una ragazza di nobile famiglia che viene maltrattata dalle sorellastre e per questo data in sposa -per ordine imperiale-, al posto della sorella maggiore, ad uno spietato generale che difende i confini del Regno. Lei intraprende il lungo viaggio per raggiungere lo sposo, ma lungo il percorso il corteo subisce un’imboscata. Lo spaventoso “Generale Diavolo” interviene nell’agguato e sconfigge gli assalitori, ma lei e la sua cameriera vengono dimenticate nel bosco. Lei non si perde d’animo e raggiunge a piedi la dimora dello sposo, pronta ad assumere il suo nome, ma a condurre vite separate con il temibile e mostruoso generale. Senonché, una volta incontrato, lui si dimostra essere sì un temibile soldato, ma giovane, bello, onesto e leale.
Sulle prime, lui pensa che la sposa che gli è stata inviata in moglie per ordine dell’Imperatore sia una spia, ma poi inizia a conoscerla meglio e piano piano si ammorbidisce nei confronti di quella caparbia e coraggiosa piccola donna, che riesce immediatamente a conquistare tutti coloro che lo circondano. Tra litigi, sfide e astuzie per conquistare i propri spazi, i due lentamente si innamorano e si trovano a combattere insieme contro nemici dichiarati o nascosti. Le cose si faranno ancora più complicate quando il generale verrà richiamato nella Capitale per un sospetto tradimento, a causa delle invidie che il suo coraggio e i suoi successi militari provocano nei consiglieri di Palazzo. Anche la famiglia di lei, con le sue dinamiche basate su invidie femminili, sarà un osso duro da affrontare. Riuscirà il loro amore a superare tutto questo?

Insomma, una storia avvincente, allo stesso tempo avventurosa e romantica, ambientata in un tempo e in una cultura molto lontane da noi. I personaggi hanno tutti una personalità piuttosto forte, ma ricca di sfumature.
La protagonista è interpretata dalla giovane attrice di Shangai, Tang Min, mentre il protagonista è interpretato dal giovane attore di Shenzhen, nel Guangdong, Caesar Wu. La serie si può seguire su Youtube (ma i sottotitoli attualmente non sono in un italiano molto scorrevole, quasi da traduttore automatico) o su Viki Rakuten, in 30 puntate perfettamente sottotitolate in italiano.

In seguito, ho iniziato a vedere “Legend of Yun Xi” (in lingua originale “芸汐传”, pron. “Yún xī chuán”, ovvero “Biografia di Yun Xi”),  la storia d’amore -adattata dal romanzo “Poison Genius Consort” di Jie Mo– tra la figlia di un medico esperto di veleni e uno dei fratelli minori dell’Imperatore, che sono stati costretti a sposarsi per decisione dell’Imperatrice Madre.
L’ambientazione è calata in una Cina di qualche secolo fa, costituita da tre regni divisi, ma ha molti aspetti del fantasy. La ragazza Han Yun Xi, figlia di un medico imperiale e a sua volta specializzata in medicina e veleni, sposa il membro della famiglia reale del regno di Tianning, il potente Principe Qin, Long Feiye. Il matrimonio è voluto dall’Imperatrice Vedova di Tianning, che la costringe a diventare una spia in cambio di informazioni su sua madre, scomparsa anni prima. Han Yun Xi viene catapultata nelle spietate politiche del paese. Tuttavia, essendo una donna di animo gentile, conquista il cuore del gelido Principe Quin.

Sinceramente non mi è piaciuta tanto quanto le precedenti serie, sia per gli aspetti magico-fantastici che per il finale dolce-amaro… infatti ho guardato le puntate un po’ di corsa e saltando lunghi pezzi.
La protagonista è interpretata dalla famosa attrice e cantante del gruppo “SNH48”, Ju Jing Yi, mentre i protagonisti maschili sono interpretati dal giovane attore di Shanghai, Zhang Zhe Han, e dall’attore di Urumqi, nello Xinjiang, Merxat Yalkun. La serie si può seguire su Youtube (ma i sottotitoli attualmente sono in un italiano quasi da traduttore automatico, perciò difficili da seguire) o su Viki Rakuten, in 48 puntate perfettamente sottotitolate in italiano.

Abbandonata la serie di Yun Xi, ho cercato un’altra serie non troppo piena di aspetti fantasy, e mi sono imbattuta in “The Romance of Tiger and Rose” (in lingua originale “传闻中的陈芊芊”, pron. “Chuánwén zhōng de chén qiānqiān”, ovvero “Le voci su Chen Qianqian”), l’avvincente storia di una aspirante sceneggiatrice di serie TV, Chen Xiao Qian, contrastata dall’attore che dovrebbe impersonare il protagonista maschile e che invece critica la sua storia. Con l’intento di rendere la sua sceneggiatura un successo, inizia a riscriverla, ma viene improvvisamente trasportata nella sua stessa storia, calata nel ruolo della Terza Principessa Chen Qian Qian, un personaggio secondario insignificante e dalla cattiva fama, che viene ucciso nel terzo episodio dal protagonista maschile, il Principe Han Shuo.
L’ambientazione della serie inventata dalla sceneggiatrice è calata in un passato indefinito e in un mondo inventato, dominato da due Regni contrapposti tra loro per usanze e costumi e per questioni economico-politiche: il Regno di Huayuan, in cui le donne sono a capo della famiglia, e il Regno di Xuanhu, in cui vige un sistema fortemente patriarcale, entrambi interessati al controllo delle Miniere della Pietra Nera. Dopo l’ennesimo conflitto tra i due Regni, il Regno di Xuanhu -che ne è uscito sconfitto- invia in matrimonio a Huayuan il suo erede, il Principe Han Shuo. Malato di cuore e con una breve vita davanti, egli ha come scopo quello di sposare la Seconda Principessa Chen Chu Chu, farsi curare con l’Osso di Drago (tesoro unico e preziosissimo del Regno di Huayuan), aiutarla a diventare la Signora della Città e poi assalire e conquistare il Regno di Huayuan per impossessarsi delle miniere. Dopo un rapporto di amore e odio tra i due protagonisti, nel duello finale, però, Han Shuo si lascerà trafiggere dalla Seconda Principessa, cedendo alla sua bellezza. Unico ostacolo ai suoi piani sarebbe stata la Terza Principessa Chen Qian Qian, che lo costringe a sposarla dopo averlo rapito. Tuttavia, lui la avvelena subito dopo le nozze. Chen Xiao Qian è determinata a trovare in tutti i modi la strada per tornare a casa, ma si troverà coinvolta profondamente dallo svolgimento della storia e dai suoi personaggi, modificando dapprima la trama e trovandosi a dover lottare strenuamente per rimanere in vita e rimettere le cose a posto. In tutto questo, la nuova Terza Principessa si troverà anche coinvolta in un triangolo amoroso tra l’arrogante principe Han Shuo e il Ministro dell’Istruzione, Pei Heng, incredibilmente perfetto e suo promesso sposo fin dall’infanzia.

Devo dire che questa serie ha superato di gran lunga le mie aspettative. La trama è avvincente, i personaggi hanno mille sfaccettature e si trovano continuamente in bilico tra il bene e il male, tra l’amore e l’odio, tra il perdono e la vendetta, tra la verità e la menzogna, tanto da trarre in inganno il più delle volte anche lo spettatore.
La protagonista è interpretata dalla giovanissima attrice e cantante di Chengdu, nella Provincia di Sichuan, Zhao Lu Si, mentre il protagonista maschile è interpretato dall’attore Ryan Ding, attorno ai quali ruotano i coprotagonisti interpretati dall’attrice Zhou Zi Xin e dall’attore Sheng Ying Hao. La serie si può seguire su Viki Rakuten in 24 puntate perfettamente sottotitolate in italiano.

Confesso che l’ho visto già 2 volte (e l’ultima puntata anche 4! ), tanto mi è piaciuto… e la seconda volta ho colto ancora di più la profondità dei personaggi e gli sviluppi a volte intricati della trama.