E dopo un paio di mesi in cui non sono riuscita a trovare un finale soddisfacente, ecco il nuovo “incipit” di Pat del blog myrtilla’s house, e il mio finale…
Il passaporto era in ordine, il trolley pronto. Bastava solo uscire di casa e poi… libertà!!!! Finalmente! E questa volta avrebbe viaggiato leggera.
Ma nel preciso momento in cui stava aprendo la porta di casa, sentì vibrare il cellulare nella borsa…
Mise giù il trolley, aprì la cerniera della borsa e iniziò a frugarci dentro alla ricerca del fastidioso trillo che aumentava sempre di più di volume.
Afferratolo, finalmente, vide sullo schermo la foto di sua figlia…
Con un sospiro, rispose: “Pronto?”
Dall’altra parte sentì la voce trafelata della figlia: “Mamma, dove sei? Hai impegni per la prossima settimana?”
“Cosa succede?”
“Davide ha la scarlattina e io ho un paio di riunioni importanti in settimana, Carlo è fuori per lavoro fino a giovedì e non so proprio come fare anche con Vanessa… Non vorrei che gliela passasse! Non è che posso lasciartelo per qualche giorno?”
Con un sospiro chiuse la porta di casa e rispose: “Sì, certo! Portalo a casa mia appena puoi.”
Poi chiuse la telefonata e pensò: “Ecco cosa mi succede a fare programmi! Per fortuna il viaggio è rimborsabile… Peccato… sarà per la prossima volta, magari quando i nipoti saranno grandi!”
🙂
Eh, le nonne!!!! ahahhaahhaha
Umanissimo e bello!
Ciaoooo
Grazie, Pat!!
Alla prossima… ispirazione! 🙂
Buon week-end!
Lulù
Bello e umano.
Brava!
Cristiana
Grazie, Cristiana!
Anche il tuo finale era davvero bello e intrigante.. 😉
A presto
Lulù
Povere nonne! ;-)))
Un simpatico finale spesso molto vero!
Un abbraccio
Maria
Grazie, Maria!!
Eh, le nonne… Avendo solo mia madre a 700 km, mi rendo conto di quanto possono essere utili in certi frangenti… però ci sono figli/figlie che dipendono troppo da loro! Non è nemmeno giusto che le nonne rinuncino a tutto!!! 🙁
Lulù